rassegna stampa

A Boston «si fa» il nuovo stadio giallorosso

Il dg Baldissoni ha raggiunto il presidente Pallotta negli States per il chiudere il dossier che entro poche settimane verrà presentato alla Regione Lazio

Redazione

Se Maometto non va alla montagna… Rinviata a data da destinarsi la visita di Pallotta a Roma, è toccato ieri mattina al dg Baldissoni raggiungerlo a Boston: sono iniziate infatti delle importanti riunioni negli States, dedicate alla chiusura del dossier che entro poche settimane verrà consegnato alla Regione Lazio. Oltre alla revisione del progetto, è probabile che in questi giorni si ragioni anche sugli aspetti economici di un’operazione da oltre 1 miliardo di euro, oltre a un aggiornamento sulla nuova situazione politica nella Capitale, alla luce delle dimissioni di Marino e dell’entrata in scena del commissario Tronca. Anche se ora l’interlocutore prinicipale sarà Zingaretti, presidente della Regione «obbligata» dalla legge sugli stadi ad approvare (o bocciare) il progetto in massimo 180 giorni a partire dall’apertura della conferenza di servizi decisoria.

Sugli ultimi dettagli tecnici, in fase di ultimazione, si continua a lavorare a Roma. C’è da capire se siano terminati i sondaggi geologici per le complanari della Roma-Fiumicino e per il Fosso di Vallerano. Resta poi il nodo della metropolitana, che secondo la versione del progetto presentata dalla Roma in Campidoglio prevede la diramazione della Linea B da Magliana a Tor di Valle, mentre a parere dei tecnici comunali, sia di Atac sia del Dipartimento Mobilità, dovrebbe invece interessare esclusivamente la Roma-Lido.

Tra i tanti altri nodi da sciogliere, regna la questione dei tempi: nelle dichiarazioni ufficiali si continua a ripetere l’obiettivo della posa della prima pietra la prossima primavera, quando invece, tra approvazioni varie, firma della convenzione urbanistica e gare europee sulle opere di interesse pubblico (metro, strade, ponti e parchi, senza le quali lo stadio non può aprire), sarebbe già un risultato eccezionale iniziare i lavori entro la fine del 2016. Non può sapere quando, ma la Roma è convinta che il suo stadio lo avrà.

Il rientro di Baldissoni è previsto giovedì. Oltre alla questione stadio, col presidente troverà il tempo per affrontare altri aspetti legati al business, a cominciare dal settore commerciale ora affidato al nuovo dirigente francese Colette: la ricerca di un main sponsor continua. Quanto al mercato, a gennaio nessuno stravolgimento. Ma la Roma non si farà sfuggire eventuali «occasioni».

(A. Austini)