«Sono a completa disposizione della famiglia Roma». Dopo un primo momento di rabbia, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero, Nicolò Zaniolo ha scelto la strada della riflessione e della conciliazione. Ha accantonato, per adesso, l’idea di adire le vie legali contro la Roma provando a venire incontro al club: «Per la prima volta in questi giorni ho avuto paura, per me e per la mia famiglia, e mi sono sentito abbandonato. Non mi era mai successo e mi sono spaventato molto. Il futuro è nelle nostre mani: io tendo la mia e mi metto a completa disposizione della famiglia della Roma».
Il Messaggero
Zaniolo ci ripensa: “Tendo la mano. A disposizione della famiglia Roma”
Nicolò, dunque, un passo indietro anche perché costretto a rimanere a Trigoria fino alla prossima estate. La via migliore è quella di ricomporre i cocci chiedendo perdono (anche se la parola “scusa” non compare mai nella lettera) e provare ad essere reintegrato in rosa dopo che il presidente Friedkin, in accordo con la direzione sportiva e Mourinho, lo ha escluso dal progetto tecnico. «Sono state dette e scritte molte cose che mi riguardano in queste ultime settimane e parecchie non sono veritiere - spiega Nicolò. Sono arrivato a Roma da sconosciuto e Roma e i romanisti mi hanno accolto come uno di loro. Mi hanno trasmesso fiducia, coraggio e affetto nei momenti terribili e bui degli infortuni. A Tirana, con quel gol, sentivo di aver ricambiato tutto ciò che avevo ricevuto, contribuendo a regalare una gioia indimenticabile a tutti i romanisti».
leri sera Nicolò è tornato a Roma accompagnato dalla famiglia. La paura è alle spalle e adesso la voglia è di ritrovare il feeling perso con Mourinho, squadra e società. Impresa che fino a ieri sembrava impossibile ma le dichiarazioni di Pinto nel pre-gara contro la Cremonese potrebbero aver aperto uno spiraglio: "Non è il momento di parlane, il club deve prendersi un paio di giorni per valutare la situazione. Parlerò di Zaniolo al momento giusto". L'esterno è atteso oggi a Trigoria, ma da quello che filtra non si allenerà con i compagni, ma in un campo a parte, con i fuori rosa. Inoltre non dovrebbe essere inserito nella lista Uefa che il club consegnerà entro la mezzanotte. La società ha intenzione di andare a fondo alla questione e tenerlo in disparte fino a giugno, quando terminerà il campionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA