00:42 min

rassegna stampa

Venditti, festa della romanità a Verona con De Gregori. E “arriva” anche Totti

Redazione

Collegamento con 'Che tempo che fa' di Fazio dove era ospite l'ex numero dieci giallorosso. A chiudere la serata "Grazie Roma"

Festa della romanità all’Arena di Verona. È la festa di Antonello Venditti e dei 40 di uno dei suoi album più ispirati, Sotto il segno dei pesci. Un disco felice, scrive Marco Molendini su Il Messaggero, eppure partorito in tempi cupi e per questo ancora ferocemente attuale. Alla festa romana di Antonello fa la sua apparizione anche l’eroe romano più amato, Francesco Totti, in collegamento da Che tempo che fa, mentre sul palco passa un’altra canzone dei ricordi. Francesco saluta, Antonello ricambia, dopo aver citato l’amico inserendo nel testo di Giulio Cesare una correzione al verso "Paolo Rossi era un ragazzo come noi", dove naturalmente il posto dell’eroe dei mondiali dell’82 viene preso da Totti.

Un viaggio nel tempo, in un canzoniere celebre e popolare, entrato nella memoria collettiva, e rimette in scena una fratellanza musicale, quella con l’amico dei tempi lontani del Folkstudio e di quell’album del comune debutto come cantautori, Theorius Campus nel 1972. Con Francesco De Gregori è stata un’amicizia intensa e tormentata fra incontri, rotture, ritrovamenti.  Cantano insieme confermando come l’antica affinità non si sia affatto spenta, pur nella diversità di voci e di temperamento. A chiudere la serata Grazie Roma, a conferma della romanità profonda del più romano (non solo romanista) dei cantautori.