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Uno, due e tre: le magie di Henrikh Potter: “Me le ha chieste Dzeko, io ho eseguito”

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Mkhitaryan protagonista assoluto della vittoria di Marassi: "Abbiamo le qualità e i giocatori. Possiamo arrivare al livello che vogliamo"

Redazione

Tre gol, tutti insieme. Di testa, al volo e in mezza rovesciata: ce n'è per tutti i gusti, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.

A tal punto che qualcuno sui social lo ha già soprannominato Henrikh Potter. Dopo la rete al Cluj di giovedì, Mkhitaryan non si ferma più. Interrompe il digiuno (anche) in campionato e diventa di colpo il miglior marcatore stagionale della Roma insieme a Pedro e Veretout. Quattro gol e cinque assist nel primo scorcio di stagione: voilà, il suo biglietto da visita.

Ora che si è finalmente acceso, come il più classico dei diesel, non vuole fermarsi. E in quest'ottica, con lui e la Roma così lanciati, è un vero peccato che arrivi la sosta. Micki non ci pensa e svela un aneddoto: "Avevo parlato con Dzeko prima della gara e mi aveva detto che dovevo segnare - racconta a Dazn - Bene, l'ho fatto. Anche se, abbiamo bisogno di lui e speriamo che ritorni prestissimo".

La Roma vola: "C'è la possibilità in questa stagione di togliersi delle belle soddisfazioni. Abbiamo le qualità e i giocatori. Possiamo arrivare al livello che vogliamo".