rassegna stampa

Un infortunio tira l’altro: non è più il caso di appellarsi al caso

La situazione infermeria è sicuramente allarmante. Fonseca conta più infortunati che punti in classifica

Redazione

Fonseca, invece, di contare i punti in classica, solo 13 su 24 a disposizione, si dedica a elencare il numero dei giocatori che ha perso da quando, in estate, si è presentato a Trigoria, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.

Proprio a Marassi ha festeggiato il sorpasso: 14 infortuni (9 i muscolari). Più stop che punti. Ma l'emergenza, sventolata come alibi, somiglia sempre di più alla resa della Roma, come fosse la bandiera bianca.

Il punto, il 3° consecutivo tra Europa League e campionato, bisogna pure tenerselo stretto perché la Sampdoria, con Bertolacci titolare a poco meno di 10 mesi dall'ultimo match (con il Milan), è più pericolosa.

Giovedì all'Olimpico si presenta il Borussia Moenchengladbach. Domenica, sempre nella Capitale, il Milan. Facile, al momento, fare il punto della situazione che è sicuramente allarmante.

La lista degli indisponibili accoglie Cristante, risentimento muscolare al pube, e Kalinic, contusione tra il polpaccio e il ginocchio. E' il caso di aspettare gli accertamenti delle prossime ore per capire i tempi di recupero. Probabilmente è meno grave l'infortunio del centravanti, anche tenendo presente che il centrocampista ha sentito dolore all'inguine, saltando l'allenamento di venerdì. Non avrebbe dovuto giocare. Tant'è vero che Fonseca ha allertato Santon.

Parlare di sfortuna, insomma, non ha più senso, dando colpa al terreno di gioco o all'alimentazione. O a chissà che altro. Ora c'è da pensare solo al sostituto. Dopo il flop di Pastore contro la Sampdoria, è possibile provare Zaniolo. Anche se questo non è periodo da esperimenti.

Cristante è l'ultimo della lista. Ha cominciato Pastore, seguito da Spinazzola (ha concesso poi il bis), Perotti, Zappacosta, Smalling, Under e Mkhitaryan. Ai 9 indisponibili, si sommano i 5 da trauma: Pellegrini, Zappacosta, Diawara, Dzeko e Kalinic. Centrocampo e attacco i reparti più penalizzati. Ecco perché è diminuita la qualità e l'efficacia.