rassegna stampa

Terzino destro, centrale e regista: a Paulo non manca solo il bomber

LaPresse

La fragilità di Santon e Karsdorp preoccupa per la gara di domenica, ma contro la Juve potrebbe tornare Peres. Paradosso portiere

Redazione

Non passi il principio che alla Roma serva solo un attaccante, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Non è così.

Serve un attaccante, il suo vice (il Kalinic della situazione, per intenderci, ma non necessariamente lui): due, quindi. Manca il centrale di difesa e per Fonseca non deve essere uno qualsiasi, ma uno preciso: Smalling. La partita di Verona - con la squadra che ha giocato con in porta una riserva e non Pau Lopez - ci ha detto soprattutto questo, ma in vista della sfida contro la Juve emerge ad esempio un altro genere di problema: il terzino destro.

Numericamente, questo, può sembrare un falso problema, perché a coprire quel ruolo ad oggi ci sono Karsdorp, Peres e Santon.

Karsdorp è apprezzabile per la sua volontà, per aver sfidato il destino, chiedendo di restare a Roma e di giocarsela come negli anni scorsi non ha potuto fare per la rottura del crociato (era arrivato già infortunato, con tanto di intervento di pulizia del ginocchio effettuato a Villa Stuart). Poi una serie di infortuni muscolari, fino al prestito al Feyenoord e il ritorno alla base. Peres, da uomo sparito, è stato rivitalizzato da Petrachi, che lo aveva preso, conosciuto a apprezzato ai tempi del Torino. Il brasiliano era caduto nella serie B brasiliana e poi è riapparso, fino a essere, della Roma, il titolare. E infine Santon, che come sappiamo, è da mesi sul punto di partenza, ma alla fine sta qui e la parte sua la fa, quando chiamato in causa. Insomma, nessuno dei tre è affidabile al cento per cento.

Per la fascia sinistra, la Roma si è presa un rischio: ha puntato su un calciatore forte, Spinazzola, (ceduto all’Inter a gennaio scorso)ma fragile, e un giovane di belle speranze (Calafiori). E’ una scelta, dicevamo, quindi il rischio è calcolato. Radio mercato ci ha detto in questi mesi che Fonseca avrebbe gradito anche un regista vero, visto che Diawara e Veretout hanno caratteristiche diverse. Si era parlato di Torreira, che poi è stato mollato. Anche lì ci sono calciatori in abbondanza (possibile la virata tattica, passando al 4-3-2-1), ma nessuno è un regista, un organizzatore di gioco.