rassegna stampa

Stadio Roma, «Tor di Valle, traffico e rischio di frane» I comitati di zona contestano il progetto

Nei fatti il progetto intanto va a rilento: Mark Pannes, il dirigente giallorosso che segue lo stadio, la settimana scorsa ha incontrato il sindaco Ignazio Marino

Redazione

«No, così, non ci siamo proprio». Il comitato di quartiere Torrino- Decima ha incontrato ieri pomeriggio l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo.

Tema del confronto-scontro: il mega progetto di Tor di Valle, all’interno del quale dovrebbe sorgere anche il nuovo stadio della Roma. I residenti delle zone interessate hanno rimarcato tutti i dubbi sull’opera. Perplessità che vanno avanti da sempre, da quando è stata scelta questa area. Al punto che i «no» motivati sono diventati anche un documento consegnato a Caudo. Nei fatti il progetto intanto va a rilento: Mark Pannes, il dirigente giallorosso che segue lo stadio, la settimana scorsa ha incontrato il sindaco Ignazio Marino.

Stando alle dichiarazioni per vedere i progetti definitivi bisognerà aspettare «metà giugno». Annunci che continuano a slittare mese dopo mese. Non a caso il presidente del IX municipio Andrea Santoro, presente all'incontro- confronto di ieri, alla domanda se si sentisse ottimista sulle tempistiche annunciate per la posa della prima pietra («Entro il 2015»,ha garantito il sindaco) ha risposto: «Almomentoparliamo solo di un plastico. Lo spero davveromasarà che negli anni ho visto cose interessanti che sono rimaste sulla carta. Per questo credo si debba evitare di essere tifosi e essere sobri». Una staffilata diretta al primo cittadino, vien da pensare.

I PROBLEMI Ad esporre il cahiers de doléances a Caudo, nella veste di sponsor dell’opera che ancora è lontana dal vedere la luce, è stato il vice presidente del comitato di quartiere Arturo Garzia: «Le questioni di principio che dicono no a priori non servono ma esistono anche delle questioni sulle quali non si può soprassedere: per questo favoriremo il percorso per il nuovo stadio solo se verranno accettate le nostre proposte ». E qui si ritorna alle criticità. Prima fra tutte quella dell'aumento del traffico su arterie già al collasso come la via del Mare e la via Ostiense: «Non vorremmo ritrovarci con i mezzi pesanti che devono costruire lo stadio che intasano ancor di più queste vie e quindi». «L'unica misura che possa ridurne gli effetti è la prioritaria trasformazione della Roma- Lido in ferroviametropolitana con immediato stanziamento dei fondi, avvio rapidissimo dei lavori, dotazione di treni, personale, tecnologia di supporto».

I TRASPORTIL’assessore qui è sembrato poco incisivo, tirando in ballo, senza volerlo, la Regione: «Se si potesse potenziare la Roma-Lido fino ad arrivare a un treno ogni 3minuti (che sopporterebbe il carico di passeggeri anche dell'eventuale linea B ndr.) noi saremmo ben contenti». Sarebbe forse una misura più idonea per i cittadini rispetto al prolungamento della B, come invece proposto dalla newco che si occupa di costruire l’impianto e soprattutto le cubature connesse, a partire dai grattacieli. Un intervento molto impattante che preoccupa chi abita in questa porzione del IX municipio. Per quanto riguarda infatti il pericolo falda acquifera, avanzato dal comitato e dalle associazioni ambientaliste, «c’è il rischio di veder sprofondare il quartiere di Decima».

I TEMPIL’assessore Caudo ha provato a tranquillizzare le ansie dei comitati, ma i dubbi sul progetto rimangono, soprattutto perché - a più di quattro mesi dal sì dell’Aula Giulio Cesare - ancoramancano i progetti definitivi. Che dovranno indicare anche le opere pubbliche infrastrutturali collegate all’impianto di Tor di Valle.