Il gruppo M5S ha richiesto un parere legale che contraddice la sindaca Raggi sullo stadio della Roma. La sindaca dal blog di Grillo ha detto: «c'è la volontà di trovare un accordo. Ci siamo trovati un iter quasi a conclusione che in altre parole, significa: causa multimilionaria all'orizzonte che la società potrebbe intentare contro il Comune». La sindaca ha però nel cassetto un parere legale richiesto dal gruppo regionale M5S allo studio Imposimato che recita il contrario. Secondo il parere la pubblica utilità dell'opera riguarderebbe solo lo stadio e le infrastrutture, non il gigantesco complesso di negozi, uffici e alberghi verrebbe costruito intorno. Ergo il Comune avrebbe il diritto di annullare la delibera ereditata dall'amministrazione Marino. Nel parere si fa riferimento a una sentenza del Consiglio di Stato dove «si evince chiaramente che è nella piena facoltà dell'amministrazione comunale ritirare il progetto, considerando che l'iter di approvazione non si è ancora concluso e che la conferenza dei servizi è ancora in corso». Nel documento viene ricordato che è lecito «effettuare una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario». In questo caso «non scatterebbe neanche l'indennizzo», si legge nel parere. Al gong finale manca poco. Entro il 3 marzo, infatti, il Campidoglio dovrebbe riuscire ad approvare la variante al piano regolatore necessaria per edificare il progetto. La frattura si è verificata lunedì sera, durante la riunione di maggioranza dove i dieci consiglieri - su 22 - si sono espressi contro l'ipotesi di un accordo che «stravolga il piano regolatore». E cioè la battaglia (persa) da Berdini. Ora, dopo il parere, i critici sono in maggioranza. «Non possiamo cercare accordi al ribasso con i privati e andare contro al programma elettorale con cui ci siamo presentati», spiega un consigliere presente al vertice. Ecco perché Raggi ora si trova davanti a un bivio: stretta tra la base in rivolta e i possibili contraccolpi, in termini di popolarità, del «no» allo stadio giallorosso. Ora i militanti grillini sono sul piede di guerra e sono pronti a scendere in piazza per dire «no all'Ecomostro». C'è già una data, ovvero martedì prossimo davanti al Campidoglio. E c'è anche un titolo: «Virginia c'è posta per te». «Sulla vicenda stadio state prendendo una cantonata! - si legge nel documento che presenta la manifestazione - Non seguite quanto è stabilito nel programma e quanto dichiarato in campagna elettorale». E se il pressing sulla sindaca fallisse il suo scopo, gli attivisti sono pronti a portare la vicenda in tribunale. Con una doppia causa: penale e amministrativa, davanti al Tar.
rassegna stampa
Stadio, parere M5S spiazza la Raggi: così è possibile dire no
La base del Movimento vuole far cambiare idea alla sindaca Raggi ed è pronta a scendere in piazza la prossima settimana
(L. De Cicco/S. Canettieri)
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