rassegna stampa

Stadio, l’altolà del Ministero. Caos in Comune sulla variante

Il Campidoglio ammette, per la prima volta, di voler votare una variante al Piano regolatore per avallare la costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle

Redazione

Il Campidoglio a trazione M5S ammette, per la prima volta, di voler votare una variante al Piano regolatore per avallare la costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle e del gigantesco complesso di negozi, alberghi e uffici che ci nascerebbe accanto. L'ammissione, come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", è contenuta nel resoconto della Conferenza dei servizi che, entro febbraio, dovrà decidere se bocciare o approvare il progetto di James Pallotta e del costruttore Luca Parnasi.

Nel verbale, disponibile sul sito della Regione, si legge poi che «Roma Capitale si impegna ad adottare la variante urbanistica al piano regolatore vigente entro il giorno 17 dicembre». Come riporta De Cicco su "Il Messaggero", appena la notizia è trapelata, l'assessore all'Urbanistica della giunta Raggi, Paolo Berdini, noto sostenitore dell'operazione calcistico-immobiliare, è intervenuto per smentire i suoi stessi uffici sulla dead-line del 17 dicembre: «È una notizia destituita di ogni fondamento ha detto a un'agenzia stampa . Noi abbiamo tempo per decidere fino al 3 febbraio». Contro-replica della Regione: «L'impegno è stato assunto dalla dirigente del Comune presente alla Conferenza».

Dopo la bocciatura di Atac alla biforcazione della metro B (con il rischio di corse ridotte del 40% e disagi per 200-300mila romani), il Campidoglio ieri ha fatto capire che il prolungamento, previsto dalla delibera sul pubblico interesse, dovrebbe essere cassato, «optando» in alternativa per il potenziamento della Roma Lido. Un'operazione che costerebbe ai privati 50 milioni di euro, «con ulteriori 7,5 milioni previsti per l'adeguamento delle stazioni ferroviarie da versare in oneri concessori».

(L. De Cicco)