Consulente plenipotenziario del Campidoglio, consigliere di punta della sindaca Virginia Raggi, ingaggiato senza contratto ma interpellato per ogni decisione importante, come riporta Il Messaggero. Una su tutte: il nuovo stadio della Roma, l'affare che lo aveva portato ai domiciliari lo scorso giugno e che, ora, lo trascina sul banco degli imputati per le intercessioni in favore del costruttore Luca Parnasi, remunerate a suon di consulenze a cinque zeri. La Procura di Roma chiude la prima tranche dell'affaire Tor di Valle: l'avvocato Luca Lanzalone, ribattezzato il sindaco ombra della Capitale, finisce a processo. Insieme a lui, il suo socio Luciano Costantini e Fabio Serini, il commissario straordinario dell'Ipa, l'ente di previdenza dei dipendenti capitolini. Le accuse sono corruzione e traffico di influenze. Per loro gli inquirenti hanno ottenuto il giudizio immediato: il dibattimento si aprirà il 5 marzo saltando la fase dell'udienza preliminare. Per gli altri indagati - 17 persone tra le quali Luca Parnasi - i pm procederanno con il rito ordinario.
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“Stadio, favori a Parnasi”: Lanzalone subito a processo
Le accuse sono corruzione e traffico di influenze. Il dibattimento si aprirà il 5 marzo saltando la fase dell'udienza preliminare
Dagli atti dell'inchiesta, Lanzalone appare come il punto di riferimento dell'intera amministrazione capitolina. In particolare della sindaca. Il consulente avrebbe "rilasciato informazioni sulle pratiche amministrative", ma anche partecipato "all'intero iter procedurale relativo allo Stadio", asservendo la funzione pubblica "agli interessi di Parnasi".
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