Allo Stadium di Torino, ore 18, c'è Juventus-Milan, la partita di riferimento nel weekend per la Roma. Che, entrerà in campo a Marassi alle 20,30 per sfidare la Sampdoria, avendo dunque chiare la situazione in classifica e di conseguenza la distanza dal 4° posto (attualmente lontano 4 punti), l'unico obiettivo ancora non evaporato e sempre più complicato da centrare, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
rassegna stampa
Roma, viaggio per l’Europa
Stasera i giallorossi devono battere la Sampdoria a Marassi se vogliono rimanere sempre in corsa per la zona Champions
Ecco perché stasera il successo è l'unico risultato utile per restare in corsa per la zona Champions (o comunque per l'Europa League), mancando al traguardo solo 8 giornate.
I giallorossi, nella sfida insidiosa di Genova, sono chiamati ad alzare il ritmo. Non solo in partita. Dopo l'addio di Di Francesco, la situazione è peggiorata. Niente svolta, come avrebbe sperato Pallotta dopo l'avvicendamento in corsa. Solo 4 punti in 4 match con Ranieri, media di 1 a gara e quindi velocità più bassa di quella che ha accompagnato per 26 giornate l'ex allenatore (1,69).
Occorre anche interrompere il digiuno fuori casa che dura dal 23 febbraio, gol al fotofinish di Dzeko contro il Frosinone. Da quella sera, 3 ko di fila: nel derby, a Oporto e a Ferrara.
Recuperato El Shaarawy. Previste almeno 4 novità, nel 4-2-3-1, dopo il turno infrasettimanale: rientrano Karsdorp e Manolas in difesa, De Rossi a centrocampo per far coppia con Cristante e Pellegrini da trequartista, con Zaniolo allargato a destra come nel finale della partita contro la Fiorentina e Kluivert spostato sulla fascia sinistra. Il dubbio è nella scelta del centravanti: o l'ex blucerchiato Schick o Dzeko che non sta bene. Ma la preoccupazione dell'allenatore resta l'equilibrio: la Roma, 64 reti incassate in 40 gare (45 in 30 di campionato), prende gol da 7 match (striscia peggiore della serie A).
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