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rassegna stampa

Roma, tutti figli di Maria

LaPresse

Pochi tifosi ma giocatori, dirigenti e tecnici di oggi e di ieri per l'ultimo saluto alla signora Sensi. Totti, De Rossi e Di Francesco accanto a Rosella

Redazione

Il figlio che Maria considerava tale è tra i primi ad entrare nella Basilica di San Lorenzo fuori le mura. Francesco Totti siede nei primi banchi e resta in silenzio per l'intera cerimonia, scrive Camilla Mozzetti su "Il Messaggero". È il giorno dell'ultimo saluto a Maria Sensi, moglie di Franco, storico patron della società, scomparsa dopo una lunga malattia. Ci sono gran parte dei protagonisti che negli ultimi vent'anni hanno attraversato e contribuito a plasmare la storia della Roma. Eppure c'è un'assenza che non sfugge ai più e che viene sottolineata dal presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero.

Ai funerali di Maria Sensi i tifosi non ci sono. C'è sì, la famiglia, i dirigenti passati e attuali della società sportiva, i giocatori e gli allenatori ma non c'è se non in una residua parte il popolo della Roma. Tra i tanti volti che rispondono ai nomi di Claudio Ranieri, Zdenek Zeman, Eusebio Di Francesco, Bruno Conti, Daniele De Rossi, Marco Cassetti, Umberto Gandini, Daniele Pradè, Giorgio Perinetti, Riccardo e Ettore Viola, Mauro Baldissoni, Monchi e Tonino Tempestilli, risultano assenti quelli che negli appuntamenti di campionato riempiono lo stadio. "È andata via la mamma dei romanisti - striglia Ferrero sul sagrato al termine del funerale - mi aspettavo molta più gente; hanno sbagliato questi tifosi perché romanisti si nasce e oggi la piazza non doveva essere piena, di più".

I ricordi e i racconti si inseguono. A leggere il salmo è Pierluigi Diaco, amico di famiglia. La figlia Rosella, commossa, ricorda: "Anche nei suoi ultimi giorni in ospedale mamma non ha perso l'entusiasmo di sapere cosa facesse la squadra. Porterò con me l'esempio di due genitori straordinari, lei mi ha insegnato l'amore per la famiglia e sono felice che adesso si riunirà con papà Franco. Sorrideranno e continueranno a vedere da lassù, magari abbracciati, le partite della Roma". Tra le testimonianze più affettuose quella di Claudio Ranieri: "Penso che la famiglia Sensi alla Roma abbia dato tutto". "Mi ha fatto da madre - ricorda Daniele Pradè, storico dirigente della società - Con lei avevo un grande rapporto umano, la sua casa era sempre aperta e se arrivavi all'ora di pranzo e c'era il minestrone ti sedevi e mangiavi. Non perdeva occasione per discutere delle tattiche con cui battere le squadre avversarie, la rassegna stampa la faceva lei, ogni giorno, alle sei del mattino".