Stasera la Roma riparte dal 3° posto. Cioè dalla posizione che Spalletti, subentrato a Garcia l'anno scorso alla fine del girone d'andata, conquistò sul traguardo dell'ultimo torneo, rimontando dal 5° gradino della classifica, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero.
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Roma, solo un secondo
Giallorossi contro la Fiorentina per riprendersi il posto di vice Juventus ora occupato dal Napoli. Spalletti non è mai stato 3° dalla gara del San Paolo: «Dobbiamo credere che sia ancora tutto possibile»
I giallorossi hanno come obiettivo riappropriarsi del 2° posto che, in qualsiasi club della nostra serie A, fa la differenza soprattutto nel bilancio, garantendo l'accesso diretto alla prossima Champions e quindi gli introiti sicuri per la partecipazione alla fase a gironi.
La Roma, vincendo il 15 ottobre proprio contro il Napoli al San Paolo, si piazzò alle spalle della Juve senza più lasciare il 2° posto (15 giornate di fila). Si gioca all'Olimpico dove nessuna rivale italiana della Roma, in 17 gare stagionali, ha preso punti.
«Dobbiamo credere che tutto sia ancora possibile e in tutt'e tre le competizioni in cui ancora siamo in corsa». Spalletti, senza guardare ai risultati recenti della Juventus e dell Napoli, è convinto che la Roma sarà competitiva fino in fondo. Orgogliosamente il tecnico giallorosso ripete: «Siamo forti anche noi e mi sembra che lo stiamo dimostrando: non sono preoccupato dalle nostre ultime prestazioni».
Tatticamente la sfida sarà interessante perché è probabile che i 2 tecnici scelgano lo stesso sistema di gioco, il 3-4-2-1 usato con continuità nell'ultimo periodo, per mettersi in difficoltà a vicenda. Le assenze possono incidere: da una parte mancheranno Florenzi e Salah (e Vermaelen), dall'altra Saponara e Kalinic.
Sousa dovrebbe partire con Babacar centravanti, pure se ha la tentazione, mancando Kalinic, di presentarsi senza dare alcun riferimento offensivo a Spalletti. Che, invece, è intenzionato ad andare sul classico con El Shaarawy al posto di Perotti (non al top). In pieno tour de force la rosa della Roma è ridotta al minimo: solo 20 i convocati, con la prima chiamata per Grenier, acquisto di gennaio.
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