Con gli acquisti di Smalling e Kumbulla, doveva essere la difesa il reparto forte. Eppure, ad oggi, la Roma alla ventottesima giornata ha la decima difesa del campionato con 42 gol subiti (nona senza lo 0-3 di Verona), scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Roma, non è una difesa da Champions
Gran parte di queste reti subite arrivano negli scontri diretti
Gran parte di queste reti arrivano negli scontri diretti: 6 dal Napoli, 5 dal Milan, 4 dalla Juventus, 4 dall’Atalanta, 3 dalla Lazio, 2 dall’Inter. Sono addirittura 24 in 9 gare (media 2,66). Errori dei singoli, di reparto, di atteggiamento, di uscita nel palleggio, si alternano alle difficoltà dei due portieri.
Che sia Pau Lopez o Mirante, il rendimento dei due estremi difensori è stato ben al di sotto della sufficienza. Ed è proprio dalla porta che inizierà il mercato estivo. Per il futuro piacciono Silvestri, Cragno, Gollini e Musso, con Pau Lopez che potrebbe tornare in patria. Dubbi anche per quanto riguarda Ibanez, in questa stagione ha lasciato intravedere ottime potenzialità, alternate a gravissimi errori. Difficile, invece, valutare la stagione di Kumbulla: prima del Covid, sicuro e deciso. Dopo, qualche intoppo di troppo con il punto più basso toccato a Parma.
Segnali di ripresa a Kiev. La nota più lieta è Mancini. C’è poi il caso Smalling. Quello che doveva essere il perno del reparto, sinora ha giocato 961 minuti in campionato, spera di tornare dopo la sosta.
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