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Manca una settimana. La Lazio dovrà ancora giocare una gara, la Roma addirittura due prima di incontrarsi allo stadio Olimpico, eppure il Derby di domenica 26 è già nella testa di tutti i tifosi della Capitale, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero.
Perché il Derby (D rigorosamente maiuscola) è la partita delle partite, e lo è (e lo sarà sempre) alla faccia di tutto e tutti. Compresa la posizione in classifica delle due squadre. Chi pensa che Roma-Lazio di domenica prossima, ore 18, sarà una gara come tante altre ha capito poco o nulla della città. E della sua gente.
La stracittadina, l'Evento, riempie già da giorni la testa, le chiacchiere e il cuore degli appassionati romani di pallone. E, in fondo, è bello che passano gli anni eppure il fascino del Derby rimane intatto. In città è vietato arrivare dietro i cugini, figuratevi perciò quale valore abbia il prossimo scontro tra i giallorossi e i biancocelesti. C'è in ballo il primato a Roma, che vale tanto e, talvolta, tutto. Provinciali? No, romani.
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