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rassegna stampa

Roma, la svolta firmata Eusebio

Mai diplomatico, sempre leale. Nello spogliatoio e fuori. L’impronta del tecnico è evidente.

Redazione

Adesso il debuttante Di Francesco è davvero al centro della Roma. L’ha definitivamente conquistata con la promozione ai quarti di Champions, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Ha usato il lavoro e il dialogo, la chiarezza e anche la sincerità. È stato aziendalista quando ha dovuto sostenere la proprietà, ma ha saputo anche mettere le cose in chiaro per non bluffare davanti alla gente. L’abbraccio di Dzeko, davanti alla panchina, per celebrare la qualificazione è la sintesi del suo programma.

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La novità della Champions League è proprio Eusebio. Che si è stretto forte al suo gruppo, anche se lo avrebbe giustamente voluto più completo. Non ha, insomma, mai pianto per quello che gli è mancato, lasciando le lamentele ad altri colleghi magari più celebrati. Ha sempre cercato di migliorare ogni interprete, con una seduta video in più o un’esercitazione supplementare. O intervenendo, come all’inizio del nuovo anno, sulla preparazione atletica."E prendendomi magari un rischio…". E ha chiarito quali difetti, lui per primo, avrebbe dovuto correggere.

Mai diplomatico, sempre leale. Nello spogliatoio e fuori. L’impronta di Di Francesco è evidente. Con la priorità al collettivo. I giallorossi, quando fanno risultato, si comportano da squadra. Più del sistema di gioco, incidono la collaborazione tra giocatori e tra reparti. Il coro e non l’individualità. La sua Roma deve essere propositiva e al tempo stesso ordinata e solida. Dopo la sconfitta contro il Milan all’Olimpico, con i senatori ha rilanciato la Roma: 3 successi di fila, dall’exploit contro il Napoli a quello di martedì, in mezzo il 3 a 0 contro il Torino. Dzeko, De Rossi, Strootman, Nainggolan e Kolarov: ha puntato sui senatori per la svolta.  Cercando, nelle sostituzioni, l’interprete giusto per non stravolgere la traccia.

Martedì ha cenato con familiari e amici in un ristorante al quartiere Flaminio e ha incrociato e scherzato con Chivu. Semplice pure nella thanksgiving night. Grazie a lui, dopo 10 anni, ecco di nuovo i quarti, traguardo inedito per la proprietà Usa che ora avrà meno pressione dal Financial Fair Play con i 60 milioni di introiti Uefa.