Si torna a giocare all'Olimpico dove, guardando i numeri stagionali (16 vittorie in 18 partite), finora la Roma ha costruito e tenuto stretto il 2° posto dietro alla Juve. L’aria di casa, come ha giustamente sottolineato Spalletti, non basta però a dare per scontato il risultato.
rassegna stampa
Roma, divieto di sosta dopo l’Europa
Oggi contro il Torino per bissare l’impresa spagnola: servono tre punti per continuare ad inseguire la Juve
Anche perché arriva il Torino che, come evidenzia Ugo Trani su Il Messaggero, è stato spesso indecifrabile nel comportamento e quindi nel rendimento in queste 24 giornate di campionato.
Rispetto alla gara persa all'andata oggi la Roma è più squadra. Il progressi sono stati così evidenti, sia tatticamente che caratterialmente. Il 2° posto va difeso, per accedere direttamente alla prossima edizione della Champions, e quindi, in attesa di sfidare domenica prossima l’Inter a Milano e di affrontare sabato 4 marzo il Napoli in casa, il Torino va trattato come tutte le altre squadre che lo hanno preceduto all’Olimpico. Spalletti, sfruttando il largo successo in Spagna, sembra intenzionato a rinviare la rotazione a giovedì nella partita di ritorno con il Villarreal.
Contro i granata in porta torna Szczezny, e dovrebbero partire dall’inizio anche Juan Jesus, Paredes e Salah, il difensore e il regista per preservare i diffidati Manolas (c’è, però, Ruediger da valutare: affaticamento) e Strootman e l’attaccante al posto di El Shaarawy. Pure Perotti chiede spazio: se non sostituirà in partenza Nainggolan (che può arretrare da mediano), avrà la sua chance in corsa. Come magari Mario Rui.
Mihajlovic, a parte Castan lasciato fuori dalla lista dei convocati, si presenta a Roma con gli ex Ljajic, Iago Falque e Iturbe di cui è meglio non fidarsi. In più c’è Belotti che, già a quota 17 reti, sfiderà Dzeko, 18 gol, per il trono dei cannonieri (da venerdì sera il re è di nuovo Higuain, salito a 19).
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