rassegna stampa

Roma a testa in su

La solidità e la compattezza della squadra giallorossa hanno avuto la meglio su un Napoli troppo rinunciatario

Redazione

Al gol di Nainggolan, che ha infilato Reina con un preciso destro, nessuno allo stadio ha pensato che con quella segnatura la Juventus sarebbe diventata campione. Del resto anche il pareggio avrebbe consegnato alla Juve il suo quinto scudetto consecutivo, quindi i tifosi hanno festeggiato per la vittoria della Roma. Anche perché la squadra di Spalletti ha battuto in zona Cesarini il Napoli di Sarri, blindando il terzo posto e avvicinandosi al secondo, ora distante due punti e con gli scontri diretti a favore. Se Spalletti riuscisse a recuperare questi punti all'amico Sarri eviterebbe alla squadra il fastidio dei preliminari.

I partenopei pagano l'atteggiamento difensivo scelto dall'allenatore. Nella ripresa, infatti, la squadra di Sarri avrebbe potuto approfittare del calo della Roma - già penalizzata per gli infortuni capitati a Manolas e Florenzi - che invece ha resistito con carattere e organizzazione. Il 4-1-4-1 e la classe di Koulibaly sono crollati nel finale.

Spalletti ha modificato in corsa la posizione di alcuni calciatori. Infatti, dopo essere partito il 4-2-4 per aggredire la linea difensiva partenopea, con Nainggolan e Perotti alti tra Salah ed El Shaarawy, ha avanzato Pjanic a metà del secondo tempoper avere più efficacia in attacco, abbassando Nainggolan per garantire all’assetto più dinamismo contro il centrocampo napoletano. Il palleggio ha ripreso vita. Maicon a destra e Zukanovic al centro della difesa, i panchinari entrati in corsa, hanno tenuto anche se decisivo è stato Szczesny che ha tenuto in partita la Roma con tre interventi importanti. Dentro Totti a 9 minuti dalla fine, fuori El Shaarawy e Perotti spostato a sinistra sono le mosse che hanno dato il colpo di grazia al Napoli. Il capitano ha subito messo Salah davanti a Reina e ha preparato l’azione, utilizzando il cucchiaio anche al momento di lanciare, per piazzare il ko che avrebbe steso i rivali. Pjanic fa da torre, Maicon con il tocco di classe, Salah rifinisce per Nainggolan che la butta in rete.

Nonostante si affrontassero i migliori attacchi del campionato, entrambe le sfide di campionato rischiavano di finire zero a zero. Il destro di Nainggolan, a questo punto, può fare la differenza pure in classifica. Spalletti, imbattuto da 14 partite, esce dal campo contento per non aver subito reti: è successo solo in 3 match su 16 dal ritorno di Spalletti. Questione di equilibrio ritrovato.

(Ugo Trani)