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Il Messaggero

Rieccolo Zaniolo, trascina la Roma

Getty Images

La Roma segna tre gol al modesto Belenenses in amichevole e Nicolò migliora di partita in partita

Redazione

Alla fine, immortalato fugacemente dalle telecamere, Mourinho ha anche abbozzato un sorriso, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Non certo per i tre gol segnati al modesto Belenenses quanto per alcuni accorgimenti tattici che il gruppo inizia a recepire. Squadra corta, pronta al pressing, capace di recuperare il pallone alto e vogliosa di cercare immediatamente la verticalizzazione per Dzeko. Che nell'occasione si è potuto avvalere, soprattutto nel primo tempo, di un Pellegrini più vicino a lui, tanto da far sembrare il consueto 4-2-3-1 quasi un 4-4-2 (con El Shaarawy e Perez ali). Proprio Lorenzo ieri è apparso a suo agio: pronto a dispensare suggerimenti per i compagni nella prima frazione per poi retrocedere in mediana nella ripresa vicino a Diawara. Aspettando Cristante (ieri a riposo insieme a Shomurodov) - con Xhaka ormai evaporato, Villar fermo per una distorsione al ginocchio, Veretout che sta provando a rientrare dopo il problema al quadricipite destro e i ragazzi (Bove e Darboe) che inevitabilmente faticano a comandare il reparto - Mou inizia a cautelarsi in vista dell'avvio della stagione. Che ormai è dietro l'angolo: il 19 il debutto in Conference League, il 22 in campionato. Bene anche la difesa che non ha concesso nulla (menzione per Smalling) e l'attacco dove sono andati in gol ancora una volta Dzeko (bravo a sfruttare un cross sul secondo palo di Karsdorp), Zaniolo (approfittando di un grave errore di André Lopez ma poi bravo a mettere seduto il portiere e a siglare il 2-1) e Mayoral (piattone su assist di Zalewski), come era già accaduto contro il Debrecen. Nicolò migliora di partita in partita. Unico neo, il clamoroso errore di Rui Patricio. Sollecitato da un retro-passaggio di El Shaarawy, il portiere ha sbagliato lo stop facendosi così beffare da Ndour. Per carità una gaffe estiva si dimentica presto. Il fatto è che il nazionale portoghese nelle sue prime uscite con la Roma conferma quanto già si sapeva su di lui: affidabile tra i pali, meno nelle uscite alte e con il pallone tra i piedi.