rassegna stampa

Psicodramma Pd, preso in contropiede: «Ci siamo spesi, Pallotta non ci ringrazia»

Giachetti: "Il rimo tempo lo ha perso la Capitale", I parlamentari Dem: "Ringraziano il M5S ma il progetto non va"

Redazione

Dalla campagna elettorale per le comunali per arrivare a due giorni fa, quando l’incertezza pesava, tutti gli esponenti del Pd si sono spesi per il «progetto» dello stadio della Roma. Come scrive Simone Canettieri su Il Messaggero, hanno inforcato l’hashtag #famostostadio il ministro dello Sport Luca Lotti scendendo giù fino alla capogruppo in Aula Giulio Cesare Michela Di Biase. «Ora che i Cinque Stelle si vendono il dimezzamento delle cubature - ragiona il deputato Michele Anzaldi - passiamo noi per gli speculatori: ma la faccenda è più complessa perché saltano le opere pubbliche necessarie. Certo, vista da fuori il M5S ci ha fregato».

Ma ciò che sta infastidendo un po’ tutti al Nazareno e anche in qualche stanza del Governo è l’atteggiamento dei costruttori e della Roma. Il «grazie, Virginia» di Spalletti, per esempio. Che sembra cancellare il battage svolto da Roberto Giachetti, candidato dem contro la Raggi, in campagna elettorale. «Da tifoso della Roma - dice il vicepresidente della Camera che è anche consigliere comunale - posso essere contento, ma civicamente aspetto di vedere il progetto: la delibera di Marino si teneva in piedi perché aveva delle opere pubbliche, senza di queste cambia tutto».

«Nulla è scontato», ragionano in queste ore in un misto di rabbia e smarrimento: «L’atteggiamento della Roma è incredibile», si scrivono in chat consiglieri e parlamentari dem. Giachetti, da politico navigato qual è, sa che negli affari non esiste la parola gratitudine, ma ribatte: «Il primo tempo lo ha vinto il M5S? No, lo sta perdendo la città».