Il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni e il responsabile dei social della società Paul Rodgers (ex dipendente del Liverpool) sono volati in Irlanda dove hanno fatto visita alla famiglia di Sean Cox, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero.
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Pestato dagli ultrà: la Roma paga le cure
Il presidente James Pallotta donerà 50 mila euro alla famiglia, mentre altri 100 mila li devolverà tramite la fondazione Roma Cares
Il tifoso del Liverpool aggredito lo scorso aprile ad Anfield poco prima della semifinale d'andata di Champions League tra i Reds e i giallorossi è rimasto in coma fino allo scorso luglio per delle lesioni gravissime alla testa provocate da alcuni ultras romanisti. Il presidente James Pallotta donerà 50 mila euro alla famiglia, mentre altri 100 mila li devolverà tramite la fondazione Roma Cares. Inoltre il club ha chiesto di partecipare alla raccolta fondi tramite la pagina GoFundMe grazie alla quale sono stati raccolti circa 397 mila euro. L'obiettivo è arrivare a 2 milioni.
Dopo la visita di Baldissoni alla moglie di Cox, la famiglia ha dato il via libera alla donazione della Roma, che sarà solo la prima di altre iniziative: "Ad aprile - ha detto Baldissoni - abbiamo scritto alla signora Cox per offrire qualsiasi tipo di aiuto. Quanto accaduto all'esterno dello stadio di Anfield Road ci ha lasciato rattristati e scioccati, soprattutto per l'enorme impatto che questa vicenda ha avuto non solo su di lui, ma anche sulla moglie, i figli, i familiari e i suoi amici".
"La nostra vita - dice la moglie di Cox - è sottosopra. Non c'è alcun segnale che Sean possa tornare a casa, nemmeno con le migliori cure specialistiche di riabilitazione, che impiegheranno anni e che richiederanno assistenza costante per il resto della sua vita. Apprezziamo molto la donazione dell'AS Roma e di Pallotta". Cox non parla e ha la parte destra del corpo paralizzata.
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