Sesto minuto di gioco, e Roma in vantaggio. Ma allora, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero,la rimonta è possibile: chi non l’ha pensato, allo stadio o davanti al televisore? La Roma, si sa, è capace di tutto, nel bene e nel male.
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Olimpico innamorato come in una favola a lieto fine
Notte di sogni di coppe e di campioni. Le lacrime dei tifosi e la consapevolezza di aver scritto una pagina di storia
La Roma di Champions, e lo sanno bene i fedelissimi dell’Olimpico, è un’altra cosa e in questa stagione non ha mai deluso. Gol di Dzeko e partita viva, vera al di là della pesante sconfitta patita dai giallorossi al Camp Nou. Merito di una squadra, la Roma, attenta a non sbagliare anche la minima mossa. I giallorossi hanno voglia di fare qualcosa di straordinario o quanto meno di provarci. E allora vietato abbassare la guardia, continuando a gonfiare il petto senza paura convinti che quella sia l’unica strada per raggiungere l’obiettivo. Compito molto complicato, però. Roma tatticamente ridisegnata da Eusebio Di Francesco con una difesa a tre molto elastica in orizzontale e due rifinitori alle spalle della prima punta, Dzeko. La risposta? Buona, molto buona. Con tanto ancora da perfezionare, ovvio, ma con una bella impronta.
La serata, via via, sembra sempre più una notte magica, una di quelle che ti ricordi per tutta la vita. E te ne accorgi quando Dzeko, ancora lui, riesce a conquistare un calcio di rigore che capitan De Rossi trasforma spedendo il pallone alle spalle di ter Stegen e dritto nel cuore della Sud. E la rimonta impossibile? Più vicina, adesso. Ecco perché la Roma non molla, spinta da un pubblico innamorato perso. E, come nelle favole a lieto, lietissimo fine arriva anche il gol di Manolas. Quello che ti porta in semifinale, alla faccia di tutto e tutti. E che manda Messi, sì Messi, a casa a testa bassa. Tutto vero. Tutto vero.
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