Pallotta venerdì lascerà la Capitale. Spalletti ha invece lasciato Roma ieri, dopo aver dato appuntamento ai suoi per giovedì. Questo significa che, come scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero, non prima di domani o addirittura proprio giovedì, i due si incontreranno, come annunciato dal presidente. Ai fini della soluzione del mistero legato al futuro di Spalletti il faccia a faccia tra i due ha (avrà) poco valore concreto. Per un motivo semplice semplice: non dovrà essere Jim a convincere Spalletti a restare, ma dovrà essere Lucio a convincere Spalletti. A patto, ovviamente, che non abbia già deciso di non restare.
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Lucio aspetta Spalletti
Non sarà Pallotta a convincere il tecnico a restare ancora sulla panchina della Roma
La situazione, del resto, è ben delineata: la Roma vorrebbe che Lucio restasse, ma lui finora ha sempre rifiutato l’invito al rinnovo. . Sia i dirigenti della Roma che Spalletti, ormai è chiaro, stanno facendo ognuno il proprio gioco per arrivare a dama. Si sta giocando molto con le parole. E un pochino pure sulla pelle della Roma.
Spalletti attacca i media romani (ma, se non altro, ha cominciato ad aggiustare il tiro, prendendo la mira); Pallotta se la prende anche con le radio della Capitale ma entrambi danno la sensazione di mettere in piazza qualcosa di strategico. E alla Roma chi pensa? La Roma, se non ci saranno novità, tra 101 giorni sarà senza tecnico perché il 30 giugno scadrà il contratto di Spalletti. E, se ci pensate bene, non è una prospettiva esaltante. Sarebbe molto più dignitoso prendere prima possibile una decisione, qualunque essa sia. Dentro o fuori. Sì o no. Bianco o nero. Giocare con la Roma va bene, ma solo se/quando lo si fa sul campo.
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