Le pennellate d'autore sono diventate le specialità di Miralem Pjanic, 'Giotto' per i tifosi, ma al tempo stesso, come scrive oggi Mimmo Ferretti su Il Messaggero, sono anche carezze del 'Piccolo Principe', ribattezzato da Totti, dedica al pallone destinato a superare la barriera e a morire in fondo all'angolino della porta difesa dall'incolpevole portiere di turno.
rassegna stampa
Le carezze letali del Piccolo Principe
Gol, assist, giocate a colori e tanta, tanta continuità: il nuovo Pjanic ha preso in mano le redini della Roma e non le molla
Prima la Juve, cioè il superbo Buffon, poi il Carpi, cioè lo scarso Brkic, si sono dovuti inchinare alla magia del bosniaco: un passo e mezzo all’indietro, uno sguardo alla porta e poi la botta, il tocco, la sciabolata, la saranga o la suatta fate voi.
Sempre con molta classe, un pizzico di aristocrazia. Una poesia. Pjanic ti fa male anche o soprattutto dalla linea d’area, cioè dai 16 metri o giù di lì. E non si ferma solo a questo. Il bosniaco con le giocate, gli assist ed i gol ha ormai in mano le redini di questa squadra.
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