«Cerchiamo giocatori di prima qualità in base alle nostre possibilità», questa è la strada maestra di Luciano Spalletti. Ora gli States, poi il preliminare e il campionato: bisognerà far di tutto per avvicinare quella Juve che ora come ora pare irraggiungibile, scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero".
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La legge di Spalletti
Il tecnico giallorosso prova a blindare Manolas: «Lo voglio nella Roma, ci ho già parlato»
«Un difensore lo cerchiamo e lo prenderemo, a parte Nacho, ammesso che arrivi. Poi bisognerà fare delle valutazioni. Nel calcio di oggi qualche giocatore può pagare il fatto di avere mercato». Uno di questi è Manolas, il caso di Pinzolo. «Lo voglio nella Roma, ci ho già parlato. Mal di pancia? Ha questo strapotere fisico che gli va anche nel cervello e alza l'intensità dei discorsi. Mano è alla ricerca sempre di qualcosa che va sopra alla normalità, si butta con questa scivolata che arriva da tutte le parti e la usa anche a sproposito qualche volta, è un giocatore esuberante. Il suo strapotere fisico lo porta a volte oltre anche a quello che richiede il momento nel gioco e nei discorsi». Una difesa con o senza Manolas non è proprio la stessa cosa, anche se da un po' è partito il tiro al bersaglio contro il greco, che batte cassa e appare nervosetto.
La difesa dovrà essere sistemata con la presenza del greco e con l'arrivo di un altro centrale più un esterno basso. Anche perché Florenzi potrà essere impiegato altrove: «Ne abbiamo diversi di calciatori che possono giocare più avanti. Perotti è uno di quelli, poi torneranno El Shaarawy e Florenzi, c'è Iturbe che è un giocatore offensivo, ha qualità. Bisogna parlarsi e capire quale è l'obiettivo. Per quella posizione ci sono tanti giocatori e varie soluzioni».
«Dzeko? Per me lui è l'attaccante della Roma», il pensiero dell'allenatore, che continua ad aver bisogno di un regista. «Su Strootman ci si può lavorare, ha grande forza, personalità, un impatto da camion. Magari perde qualcosa nel dare velocità alla palla e nello stretto. Paredes e Iturbe restano? Per il momento i piani sono questi. Siccome noi cerchiamo giocatori di prima qualità per quelle che sono le nostre possibilità, ora comincio a capire quello che diceva Sabatini quando parlava di coda di gatto maculato. Per cui: noi cerchiamo il difensore, ma se capitano delle situazioni sul mercato per cui ti entra dentro un grande giocatore ma per prenderlo devi fare a meno di qualcuno, allora ti trovi a dover ascoltare la situazione che ha mercato, non quello di cui potresti farne a meno. Poi bisogna lavorare per tamponare quell'uscita, però l'entrata è quella che ti può dare qualcosa in più».
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