rassegna stampa

Kevin, vedi Napoli e poi…

Strootman e il suo rapporto “maledetto” con il San Paolo. Solo 2 partite: un’espulsione, il ginocchio rotto e il calvario

Redazione

Kevin Strootman domani torna sul luogo dove sono cominciati i suoi problemi: era il 9 marzo del 2014. La notte del crack, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, di quel ginocchio spezzato all'improvviso, dopo appena 13 minuti e che lo ha trascinato per circa due anni nell'oblio: due interventi, mesi di riabilitazione e di dubbi. Napoli non è stata città del sole nemmeno la prima volta in cui Kevin l'ha incontrata, più o meno un mese prima, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, ovvero il 12 febbraio dello stesso anno.

Protagonista nell'andata di quella coppa, con un gol (lì è nato il soprannome di Garcia, lavatrice), sinistro straordinario da trenta metri sotto l'incrocio dei pali, è stato espulso al San Paolo dopo 35 minuti della ripresa con la Roma ormai in balìa della squadra all'epoca allenata da Benitez.

Tutto lascia pensare, conoscendo il personaggio, che Kevin non veda l'ora di affrontare il Napoli, su quel campo e davanti a quei tifosi nemici. Perché al di là di come sia la sua condizione fisica attuale, uno come l'olandese non ama tirarsi indietro. Anzi, davanti alle situazioni tese, tende a caricarsi. La lavatrice è in movimento, ora un po' lento, ma comunque è ripartita.

Ci siamo, questa dovrebbe essere la serata giusta. L'aria non è delle migliori, ma Di Francesco punta su di lui. Perché questo è il momento di tirare fuori quel carattere, perché adesso si dovrà notare se la squadra riuscirà a dare una mano all'allenatore e viceversa per raggiungere, insieme, l'obiettivo Champions. Quindi, tutto in mano agli storici trascinatori. A Napoli, come fosse la prima volta. Per ricominciare. E poi in futuro si vedrà: Kevin ha sempre quella clausola da 45 milioni di euro, che è un po' la tassa sul suo domani. Insomma, vedi Napoli e poi risorgi.