Fonseca rimane in sella perché il sostituto - almeno per adesso - non c'è, scrive Stefano Carina su Il Messaggero Soprattutto perché l'Allegri o il Sarri di turno (forse soltanto Spalletti potrebbe adeguarsi) chiederebbero investimenti che sia il tempo ridotto per il mercato (una decina di giorni) che la poca liquidità in cassa, non permettono. Basti pensare a quanto sta accadendo con Paulo. A inizio mese è uscito allo scoperto parlando di nomi. Al plurale. Ergo, chiedendo calciatori per almeno due ruoli e soprattutto pronti. In primis un attaccante, poi un mediano. Alla seconda voce ha già dovuto fare retromarcia pubblicamente perché Diawara - propedeutico all'investimento a centrocampo - non intende lasciare il club gennaio. La Roma, invece, non volendo rinnovare a Peres, sta cercando un terzino giovane. Investimento che Fonseca non ritiene una priorità.
rassegna stampa
Il mercato che non c’è frena Paulo e non aiuta ad attirare successori
Si fabbo tanti nomi ma non tutti sarebbero disposti ad adeguarsi alle possibilità di cassa del club
Il tecnico si è reso inoltre conto che la rinuncia alle ali operata in estate, ha penalizzato la squadra. Della serie: la Roma fatica ormai a sorprendere gli avversari. Il massimo dell'innovazione può essere l'arretramento di Pellegrini e l'avanzamento di Pedro o la rinuncia ad un marcatore per Cristante regista difensivo. Mosse che alla lunga iniziano a trovare delle contromisure. Soprattutto contro le avversarie che possono contrapporre qualità simili a quelle dei giallorossi. Già passare ad esempio dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1 risulta complicato.
Capitolo Villar: la sua ascesa è dovuta sia alle qualità indubbie ma anche al fatto che è l'unico ad avere le caratteristiche del regista in rosa. Tuttavia affidarsi esclusivamente ad un ragazzo che un anno fa giocava nella serie B spagnola - e che inevitabilmente alterna alti e bassi - è un rischio.
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