I dubbi sono leciti, siamo a fine stagione e ognuno pensa ai propri interessi e alle proprie necessità: tecniche, di ambizioni ed economiche. Vale per i giocatori e vale - in questo caso - per la Roma, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Poi c'è Dybala, che un calciatore normale non è: Paulo è uno che fa la differenza, è uno che tutti gli allenatori amano, ma è anche uno che, come sostiene Francesco Totti, non è detto che sia un bene confermarlo per via di certe sue fragilità fisiche che non gli consentono di essere continuo. Il dibattito è aperto, fuori e dentro la Roma e De Rossi, più ovviamente lo stesso Paulo Dybala ha un anno di contratto con la Roma e una società qualsiasi, fino alla fine di luglio, può prelevarlo dalla Roma per soli dodici milioni di euro. Il club è stato in trattativa (ai tempi di Pinto) per il rinnovo, ma non c'è mai stata fretta, né l'opportunità di chiudere il discorso e ad oggi la situazione non s'è mossa; ora tocca a Florent Ghisolfi prendere in mano il problema, se non altro per non portare il calciatore alla scadenza naturale tra dodici mesi, quando avrà appena 31 anni. De Rossi - il cui contratto triennale sta per essere ufficializzato - ha parlato di rstrutturazione, termine caro anche al nuovo ds, che come noto, è abile nell'andare a reperire giovani e a spingere i club a puntare sui ragazzi del settore giovanile. DDR non vorrebbe privarsi di Paulo perché è - come dice sempre - un calciatore forte, è che sposta gli equilibri.
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Il Messaggero
I dubbi di Dybala tra Nazionale e futuro a Roma
Paulo è concentrato sulla gara di domani e spera di giocare la Coppa America, ma il futuro è tutto da definire
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