"Basta, ne abbiamo la tasche piene". Una frase che si è levata come un grido di battaglia da Napoli e Udine (sponda Roma) nei confronti della classe arbitrale, ieri sera di nuovo disastrosa. Come scrive Il Messaggero, il Var nonostante gli specialisti sembra essere soggetto ad una volontà di affossamento. Inutile negare che Rizzoli e Nicchi siano in grande difficoltà, perché è sempre più difficile, se non impossibile, giustificare gli errori che ad ogni turno di campionato ormai di susseguono. Se a sbagliare è un arbitro come Irrati (fermo in mezzo al campo e già con il fiato corto dopo 27 minuti di gioco) vuole dire che se non siamo alla frutta, poco ci manca. Anche Giacomelli a Napoli è stato fortemente contestato, da Ancelotti (espulso) dallo stadio e dal Napoli, che è sembrato sul punto di uscire dal campo. Due casi-caos, quelli di Udine e Napoli che potevano essere attenuati (se non evitati) con l'intervento del Var. Che, altro dato preoccupante, erano due specialisti, ovvero Banti e Mazzoleni che si sono ben guardati dall'aiutare Irrati e Giacomelli a commettere errori. E pensare che, invece, in Sampdoria-Lecce un altro varista di ruolo, Di Paolo, ha impedito a Massa di sbagliare.
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Giacomelli e Irrati i simboli di un flop
I due direttori di gara sono stati protagonisti in negativo nella decima giornata di campionato
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