Stagione nuova ma la storia si ripete, come evidenzia Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Due anni fa, la Roma batteva il Napoli in casa, dal campo escono per infortuni muscolari sia Totti sia Gervinho. Il tecnico giallorosso, dopo quella serata di ottobre (il 18) disse: «Una vittoria di Pirro».
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Garcia non sorride: “Vittoria di Pirro”
Rudi piange sui muscoli del capitano e del suo uomo d'ordine, Keita. In più teme per il ginocchio (e caviglia) di Dzeko, in vista della rincorsa in campionato e della Champions, martedì la Roma è attesa sul campo del Bate Borisov
Stavolta, a ventiquattro mesi di distanza, gli infortuni sono tre e le parole sono le stesse: «Vittoria di Pirro». Il cinque a uno contro il Carpi viene quasi in secondo piano,
Gli infortuni aprono il vecchio e annoso dibattito. Lo scorso anno, le responsabilità sono finite sul preparatore Rongoni, poi rimosso, oggi non ci può essere un colpevole, non lo è Norman, ma Garcia è davvero preoccupato. «Due infortunati muscolari, speriamo non troppo seri. Dzeko ha preso delle botte. Non è una cosa buona per il futuro». Tra l'altro, Edin, per di più senza Totti, non è sostituibile.
I tre punti, comunque, portano buon umore. «Che è sempre stato buono, i ragazzi erano tranquilli e sapevamo che una prestazione come quella con la Sampdoria, se ripetuta, ci avrebbe portato alla vittoria. Purtroppo, la nota stonata, è il tris di infortunati».
Il ritorno dei fischiati: la storia nella storia. Si perdono calciatori per acciacchi vari, se ne riconquistano altri - vedi De Sanctis, Gervinho e Maicon - che fino a ieri erano finiti nel vortice della critica. Il portiere para un rigore, l'ivoriano segna e gioca bene, il brasiliano è sempre presente nelle azioni offensive più pericolose.
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