Uniti da un filo sottilissimo. Più che dalla classifica, che li vede attualmente nono e decimo, è tutto ciò che ruota intorno a Fonseca (il tecnico ha subito un furto in casa, 100 mila euro) e Iachini ad accomunarli, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
rassegna stampa
Fonseca-Iachini, sfida dei precari
La Roma aspetta la Fiorentina all'Olimpico, un confronto tra squadre con ambizioni diverse e due tecnici sempre sotto esame. Su entrambi aleggia l'ombra di Sarri
Internamente ed esternamente. Paulo e Beppe sono due tecnici discussi ma confermati. Più che dai risultati dalla poca voglia di cambiare delle rispettive proprietà in un momento così difficile per l'economia mondiale e di conseguenza per i conti delle società di calcio. Il portoghese, ex difensore, il viola con un passato da centrocampista: il primo arrivato in Italia come fautore del jogo bonito' (i 22 tocchi, con un minuto e diciotto secondi di possesso palla prima del gol di Zaniolo al Napoli lo scorso anno, ne sono la conferma) ma pronto a convertirsi alla difesa a tre e a un calcio più verticale: "Lo considero un aspetto molto positivo - ha confermato ieri - Con Spinazzola, Pedro e Mkhitaryan è molto importante avere delle occasioni per uscire!. L'altro con la fama di difensivista che gioco-forza ha dovuto però snaturarsi.
Fonseca e Iachini, così diversi ma fondamentalmente così simili. Entrambi pensano di non godere di una buona stampa e si rapportano con una proprietà Usa molto presente. Tra i due allenatori, al momento rischia di più il viola. Ma anche Fonseca non può dormire sonni tranquilli. Un passo falso tornerebbe a far aleggiare sulle loro teste lo spettro di Sarri, ormai pronto a liberarsi dalla Juve. Paulo e Beppe fanno finta di non pensarci.
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