(Il Messaggero - L.Danza) Zdenek Zeman fa un bilancio del ritiro in Austria, che si è concluso ieri, ma parla anche di molto altro. Di Antonio Conte, ad esempio, squalificato per dieci mesi. Domanda: l’allenatore della Juve non può sedere in panchina ma può allenare, è giusto? Risposta: «Anche un giocatore squalificato si allena. Ma se un tecnico è squalificato per molto tempo, per più di tre mesi, non mi sembra giusto». Inequivocabile.
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«È una Roma bella e pazza»
(Il Messaggero – L.Danza) Zdenek Zeman fa un bilancio del ritiro in Austria, che si è concluso ieri, ma parla anche di molto altro. Di Antonio Conte, ad esempio, squalificato per dieci mesi.
Che idea si è fatta di scommessopoli?
«Non ho letto le carte ma penso che se si vuole eliminare, debellare questa cosa, bisogna essere più decisi».
I veleni della Supercoppa a Pechino?
«Non ho visto la partita ma sono accadute cose spiacevoli, spero che questo sia l’insegnamento di ciò che non si deve fare in futuro. Se lo fanno all’inizio poi almeno si capisce che non si deve fare...»
Ha in mente una squadra titolare?
«C'è un'idea iniziale e spero che quelli non vedo nei primi undici possano farmi cambiare idea. Ho una rosa con ruoli coperti da più giocatori. Dipende anche dalla mia pazzia come utilizzarli».
De Rossi schierato sabato da interno di centrocampo: giudizio?
«È difficile valutare la partita di sabato perché per me non era partita. Eravamo troppo stanchi per poter giocare. Daniele è un giocatore che anche in Nazionale gioca sulla mediana destra o sinistra, quindi lo può fare. Secondo me la sua posizione dipende anche dall'avversario che di volta in volta incontreremo».
In attacco a destra alterna spesso Lamela con Lopez: Nico può essere una vera insidia per Erik?
«Dovrei avere due giocatori per ruolo, quindi va bene così. Poi c'è chi sta meglio o chi serve di più alla squadra. Spero di fare delle scelte giuste. Hanno tutti e due la possibilità di giocare».
Nico Lopez, quindi, non è solo una alternativa?
«Dipende da lui. È uno che sa giocare. E uno che sa giocare, piccolo o grande che sia, deve giocare. Anche Messi non è così grande...».
La posizione di Pjanic cambia se c’è o non c’è Totti?
«Sì, cambia. Con Totti deve andare più dentro, perché Francesco comincia più largo rispetto a Destro. Sabato andavano tutti e due dentro, mentre per me deve essere uno sì e uno no. Pjanic può giocare anche lui a destra. È un ragazzo che capisce, con lui si riesce a lavorare benissimo».
Soddisfatto del cambio Destro-Borini?
«Sì. Abbiamo cambiato soprattutto per un fatto tecnico e penso che Destro sia più tecnico di Borini. Destro ha fatto un pò di fatica ad allenarsi. Osvaldo è una forza della natura».
Gli esterni di difesa continueranno a salire in tandem?
«Dipende sempre dalla situazione: se uno partecipa alla fase offensiva, deve continuare. E magari si ferma un centrocampista. Ci vuole equilibrio».
Come si presenterà la Roma all'inizio campionato?
«Io ho preparato le mie squadre sempre allo stesso modo, cioè cominciando contro avversari che ci permettono di fare quello che stiamo studiando. Ci sono vantaggi per imparare a giocare insieme e stare sul campo nel modo giusto».
Dodò e Bradley come stanno?
«Per me Bradley è già a posto, Dodò invece ha ancora tanto lavoro da fare».
Qual è l'atleta che l'ha colpita di più alle Olimpiadi?
«Dico Phelps, è un atleta straordinario».
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