La cessione di Nicolò Zaniolo è in stand-by, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. La Roma non accetta la proposta della Juventus, 20 milioni più Arthur, e Friedkin resta fermo sulla valutazione di 50 milioni per il cartellino.
Il Messaggero
E se Zaniolo restasse?
Domanda e offerta non si incontrano: cosa succederebbe ne restasse a Trigoria? Mourinho, che ha avallato la sua cessione a patto che venga adeguatamente sostituito, avrebbe la certezza che l'attaccante da affiancare ad Abraham la prossima stagione sarebbe Nicolò. Lo porterà in Portogallo (partenza il 12 luglio) e lo schiererà nelle prove tattiche, in attesa degli eventi.
Eventi che non arrivano, tanto che in queste ore la Roma sta valutando seriamente l'ipotesi di costruire assieme a lui la nuova stagione. È evidente, però, che una sua permanenza nella Capitale comporterà una serie di pro e contro che il club sta valutando con attenzione.
Zaniolo è iscritto a bilancio praticamente a zero, questo significa che ogni cifra che incasserà le Roma con la sua cessione rappresenterà una plusvalenza (carta determinante per il settlement agreement con la Uefa). Ma allo stesso tempo, non è certo che abbia raggiunto il massimo della quotazione, dunque, potrebbe convenire aspettare.
Nicolò non può essere catalogato come una scommessa, ma al contrario, rappresenta una certezza. E questo si evince anche dal prezzo fissato dal club per il suo cartellino. Le scommesse non costano 50 milioni.
I rapporti con i compagni di squadra sono ottimi, anche se quelli con il tecnico possono migliorare. Forse, affermare che gradirebbe giocare esterno d'attacco in un 4-3-3 o un in un 4-2-3-1 piuttosto che nel 3-5-2 non è stata una mossa saggia.
Perché allora la Roma lo ha messo sul mercato? Principalmente perché è indebitata e lui è l’unico giocatore in rosa che può far respirare il bilancio. Un motivo che fa pendere l'ago verso i "pro" alla cessione.
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