"Fate in modo che si ricordino di noi", l'appello - volto all'impresa - apparso ieri su alcuni manifesti affissi fuori Trigoria. Di certo i tifosi giallorossi, più che l'attuale Roma, ricordano bene l'1-7 dell'Old Trafford del 2007, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Domani ci saranno ancora una volta loro, i Red Devils. Diversi, inevitabilmente. Negli uomini e nella proprietà con il solo Solskjaer, all'epoca in campo nell'ultima mezz'ora al posto di Giggs, come spauracchio di quella notte. Contro i diavoli rossi, serve l'esorcista. E nessuno, meglio di Dzeko, può adempiere al compito. Sette gol in 9 confronti ma soprattutto quello scudetto storico, pazzo del 2012 con le due reti in pieno recupero (di Edin e Aguero) contro il Qpr, a rompere l'egemonia dello United. Quando il bosniaco 'vede rosso', si accende. In Champions ha lasciato il segno con il Wolfsburg (2) per poi iniziare a segnare a ripetizione con la maglia dei Citizens. A secco nel suo primo derby di Manchester, fa centro al secondo, nella Community Shield del 2011-12. Ne fa altri due nella goleada storica all'Old Trafford, quando il City vinse 6-1: apre Balotelli, chiude Edin. Ancora una doppietta l'anno successivo, sempre nel tempio dello United per un netto 3-0. Il totale fa 7 di cui 5 all'Old Trafford. Difficile trovare un biglietto da visita migliore. "Non dobbiamo avere paura, tutto è possibile", le parole di Edin.
Il Messaggero
Dzeko suona la carica, è l’ora della rivincita
Il bomber bosniaco ha già segnato tante volte allo United e cercherà di cancellare l'1-7 dell'Old Trafford del 2007
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