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rassegna stampa

Dzeko sfida Quagliarella: quando il gol non ha età

LaPresse

Edin è ancora decisivo sia per come fa giocare la squadra che in fase realizzativa

Redazione

Dzeko fa 200. Oggi, scendendo in campo dal primo minuto, il capitano taglierà un prestigioso traguardo con la maglia della Roma: 200 presenze da titolare tra campionato, Coppa Italia, Champions e Europa League, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.

Singolare che lo faccia contro la Sampdoria che insieme all'Atalanta, è la squadra alla quale ha segnato di più in serie A. Sei gol, di cui uno in Coppa Italia. Gli ultimi due nel successo in rimonta lo scorso 26 giugno quando, al vantaggio iniziale di Gabbiadini, Edin rispose con una doppietta.

E poco importa che il centravanti a metà marzo compierà 35 anni. Ad oggi rimpiazzare uno come Dzeko è molto difficile. Lo sanno i Friedkin, i tifosi, i media e ne è consapevole soprattutto il nuovo dg Pinto, che Fonseca è pronto ad accogliere. Edin è ancora decisivo sia per come fa giocare la squadra che in fase realizzativa: 6 le reti realizzate in campionato (2 di sinistro, 3 di destro e una di testa), 26 i tiri effettuati (13 finiti nello specchio della porta), 2 i passaggi chiave, ben 10 le occasioni da gol create, 70% di passaggi realizzati (dati opta). E se non bastasse, basta ascoltare Paulo: "Per me i calciatori non hanno età - ha spiegato il portoghese - Se gli over 30 continuano a essere decisivi in Italia, è perché sono buoni professionisti".

Il riferimento del portoghese è anche a Quagliarella. Perché la copertina di Roma-Sampdoria è il confronto a distanza tra i due centravanti. L'attaccante napoletano è un altro che l'età sembra non scalfire.