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Il Messaggero

Difesa e Abraham: Roma insuperabile

Difesa e Abraham: Roma insuperabile - immagine 1

Decide un gol di Abraham e quello la squadra di Mourinho si fa bastare contro un’Atalanta imbrigliata su se stessa

Redazione

Tosta, concreta, mai bella come nella gara di andata. Ma va bene così,scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero,questa è la Roma attuale, che capisce i suoi limiti e gioca un calcio attento, senza mostrare il fianco con le solite distrazioni delle scorse settimane, vedi Genoa e Verona. Il successo in fondo è sofferto ma senza storia, al di là del punteggio, 1-0. La Roma si rilancia, aggancia virtualmente al quinto posto l’Atalanta, che però ha ancora una partita in meno. Era la giornata in cui si doveva restare in vita e così è stato: la classifica ancora dice che ci sono speranze per un posto in Champions e su quelle si deve viaggiare, più a lungo possibile, in attesa dei prossimi impegni decisivi, a Udine e contro la Lazio. Decide un gol di Abraham e quello la squadra di Mourinho si fa bastare contro un’Atalanta imbrigliata su se stessa, troppo nervosa e mai pericolosa fino in fondo, pur mantenendo il pallino del gioco, il possesso palla. Torna il successo all’Olimpico dopo 48 giorni (ultima volta, Roma-Cagliari), arriva di nuovo una vittoria senza Mou in panchina (tre su tre, Cagliari, Spezia e Atalanta) e con Massa in campo, non succedeva da maggio 2019. Il prezzo pagato, l’ammonizione di Kumbulla, era diffidato, e l’espulsione nel finale di Mkhitaryan: entrambi salteranno la trasferta di Udine. La Roma ci sta con la testa, si vede subito, fin dai primi minuti: funziona il pressing, i reparti sono stretti, il giro palla dell’Atalanta è costante ma lento e la squadra di Mourinho aggredisce in avanti, riuscendo spesso a ripartire e a provare a fare male. Mancini sfiora il gol di testa (da corner) e la partita si riempie di entusiasmo, di carica positiva, si sente il fiato dei 42 mila dell’Olimpico, che spingono, ci credono.