Alcuni giocatori nella Roma hanno un peso specifico: Smalling, Pedro, Dzeko e Mkhitaryan. Edin finirà il suo rapporto con la Roma nel 2022, Smalling e Pedro nel 2023. Mkhitaryan ha il destino nelle sue mani, se vuole rinnova, altrimenti è libero. Mourinho conosce bene i calciatori in questione, sia per frequentazioni di Premier sia per averli allenati (Pedro, Miki e Smalling). Tutti guadagnano bene e l’età non aiuta. Tenerli diventa un rischio e Mourinho ha bisogno di certezze, pur non mettendo in discussione la qualità di nessuno di loro, scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero". Dzeko è il centravanti ideale e si è capito che il bosniaco ha avuto più di un colloquio con lo Special One, che potrebbe tenerlo fino alla scadenza del contratto e cercare una punta più giovane a cui dare continuità. Uno alla Vlahovic, ad esempio. Smalling è il centrale d’esperienza di cui ha bisogno Josè, ma lui deve risolvere definitivamente i suoi problemi al ginocchio prima di buttarsi sulla nuova esperienza con Mourinho.
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Il Messaggero
Da Micki a Dzeko, i quattro senatori in attesa di giudizio
Tra ingaggi alti e problemi fisici sotto osservazione anche Smalling e Pedro: è caccia alla chance con Mou
Al di là degli aspetti contrattuali, Mkhitaryan ha qualche ruggine con Mou da eliminare e lui stesso fa capire che il suo futuro nella Roma non è scontato. Pedro, infine, piace all’allenatore: quei pochi minuti visti nel derby hanno fatto brillare gli occhi a Mourinho, che ha bisogno della sua esperienza e della sua classe. Come Micki, dipenderà da cosa vuole fare, se gli basta la Conference League o se avrà ancora la necessità di calarsi ancora in un grande torneo come la Champions.
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