Paolo Berdini rimarrà assessore ma dimezzato e azzoppato. Niente cacciata, nonostante l'articolato pensiero contro Virginia Raggi («E' inadeguata, con Salvatore Romeo erano amanti»). La sindaca ha capito che è troppo complicato in questo momento trovare un sostituto del titolare dell'Urbanistica e dei Lavori pubblici. Soprattutto alla vigilia di scelte campali per l'amministrazione: su tutte quelle per lo stadio della Roma a Tor di Valle. Ieri la Raggi ha spiegato: «Il livore è tanto ma in questo momento devo pensare al bene della città».
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Berdini commissariato: “Io argine agli speculatori”
Raggi per ora lo salva: avrà un gruppo di affiancamento, al vaglio il suo operato. Sdoppiate le deleghe: via i Lavori pubblici. «Da solo contro Tor di Valle»
La formula, approvata dai vertici M5S recita così: ci sarà un gruppo che affiancherà Berdini e valuterà pregressi e futuri. «Paolo mi ha già mentito più volte, vediamo se lo ha fatto anche sul lavoro, vediamo cosa ha fatto finora». Tra i possibili tutor ci sono Carlo Cellamare, urbanista e docente universitario alla Sapienza. Berdini è comunque destinato a perdere la delega ai Lavori Pubblici a favore di Paola Cannavò, architetto paesaggista. Ufficialmente, ancora una volta, si «vagliano i curricula». Ma la decisione ormai è presa. «Gli abbiamo dato un cartellino giallo», ha provato a scherzare il collega di giunta Adriano Meloni. La svolta ha preso contropiede i grillini, indiavolati per l'ennesima bufera. Tipo Pietro Calabrese: «L'audio? Ascoltiamo il prossimo Lp dell'assessore, magari sarà più rock». Il capogruppo Paolo Ferrara: «Berdini? Vado a prendere un caffè». Blitz dell'europarlamentare Fabio Massimo Castaldo per pranzo: «Cosa ne penso? Io ho già dato...». Un discreto caos pieno di rabbia. Il tutto mentre si aggirava al primo piano di Palazzo Senatorio Emanuele Montini, per uno scampolo di secondi suggestivi neo assessore. In tutto ciò Berdini ha mandato per 24 ore messaggi trasversali al Comune. «Ero un argine contro la speculazione edilizia a Tor di Valle, ero un punto di riferimento per tanti mondi di sinistra che sono in libera uscita». Anche l'intellettuale di sinistra Alberto Asor Rosa difende Berdini perché: «competente, coraggioso, schierato da sempre a favore degli interessi generali contro la piaga della speculazione». E alla fine, in serata, è arrivato l'ennesimo colpo di scena: assessore salvato e per forza perdonato.
(S. Canettieri)
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