rassegna stampa

Piano sicurezza da grandi eventi

Inizia la settimana che porta a Roma-Napoli, anticipo del venerdì per i noti fatti di ordine pubblico che creeranno una due giorni di grande attenzione sotto il profilo della sicurezza pubblica in città. Il percorso che ha portato a questa...

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Inizia la settimana che porta a Roma-Napoli, anticipo del venerdì per i noti fatti di ordine pubblico che creeranno una due giorni di grande attenzione sotto il profilo della sicurezza pubblica in città. Il percorso che ha portato a questa decisione è noto.

Il prefetto Pecoraro aveva posto l’attenzione sulla concomitanza tra la partita e due manifestazioni importanti e delicate che si svolgevano tra venerdì 18 e sabato 19 ottobre, si è cercato un percorso condiviso con la Lega Calcio che portasse ad una soluzione concertata. Il Corriere dello Sport ci ricorda l'iter della scelta,  scartato dai club il 18 dicembre, è stata ventilata l’ipotesi di una inversione di campo e sembrava che la Roma potesse accettare questa soluzione come male minore, piuttosto che restare ferma per quasi tre settimane. Nel frattempo il Casms ha “sostenuto” l’attesa ordinanza di rinvio della gara da parte del prefetto Pecoraro avvalorando la delicatezza della congiuntura di ordine pubblico tra venerdì e sabato prossimi. La Roma ha ribadito, attraverso il dg Baldissoni, la sua posizione di attenersi solo ad una eventuale ordinanza prefettizia per valutare soluzioni alternative a quella ufficiale di sabato alle 18. E il Napoli si è allineato. Finchè, colpo di scena, l’ordinanza non è arrivata ed è invece arrivata l’apertura del Prefetto della Capitale a giocare venerdì alle 20,45. Sono state fatte una serie di valutazioni incrociate che hanno permesso di optare per questa decisione: sarà un sacrificio importante per chi coordina l’attività di ordine e sicurezza pubblica sul territorio, sarà una ulteriore prova di maturità e di civiltà per Roma e il calcio romano e nazionale, con i tifosi che gli ruotano attorno. E’ una scelta che opta per la normalizzazione dell’emergenza e in quanto tale degna di un plauso.

E dunque, Roma-Napoli si giocherà in una situazione ambientale molto particolare, questo sia chiaro. Ma si giocherà. Andrà gestita, ma va detto che la sfida dell’Olimpico finora non offrirebbe motivi di attenzione oltre la norma (le ultime sfide sono state piuttosto tranquille). Venerdì, il giorno della partita, i Cobas e tutte le sigle non confederate dalle 10 alle 23 manifesteranno contro i provvedimenti del Governo; alla sera, alle 23, è annunciato un concerto a San Giovanni con conseguente intenzione di accamparsi in tenda stile indignados . E’ molto probabile che in quella circostanza i manifestanti possano fondersi con i No Tav e tutte le sigle dissenzienti stile “no qualcosa” che dir si voglia, attesi nella tarda serata di venerdì per manifestare sabato, quando i numeri potrebbero triplicarsi rispetto ai 20-30.000 presubilmente attesi per venerdì (fare cifre anche ufficiose adesso sulle presenze, però, sarebbe avventato). Questa è la settimana europea del diritto all’abitare che sta scatenando occupazioni di stabili in diverse città italiane, Roma compresa. L’intenzione sarebbe quella di alimentare la fiammella da qui a sabato per farla arrivare bella rovente. Ma anche fare allarmismo e alimentare tensione non è producente. Per Roma-Napoli c’è stata una prima riunione orientativa del Gos (il Gruppo operativo sicurezza che fa da quartier generale all’Olimpico), ma si entrerà nel vivo tra oggi e soprattutto domani. Il modello operativo sarà quello dei grandi eventi di calcio, con aree di filtraggio e prefiltraggio estese, accessi distinti per le due tifoserie, accessi al traffico ristretti.