rassegna stampa

Lazio e Roma un?occasione di crescita

La Coppa Italia conta, eccome. Non ? sicuramente la Champions e non vale lo scudetto, per? porta un po? di soldi e di prestigio, garantisce un posto in Europa e la finale di Supercoppa in estate.

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La Coppa Italia conta, eccome. Non ? sicuramente la Champions e non vale lo scudetto, per? porta un po? di soldi e di prestigio, garantisce un posto in Europa e la finale di Supercoppa in estate.?Che dunque in finale ci vadano Lazio e Roma ? sicuramente motivo di gaudio e al tempo stesso un segno della vitalit? del calcio romano. Dipender? ora dalla citt?, dai suoi tifosi, da tutti noi, vivere l?evento nel modo giusto, farne un?occasione di crescita. Benvenuto dunque il superderby di Coppa, per? attenzione, non buttiamo fumo negli occhi. Che vinca la Lazio o la Roma,?sia chiaro che nessuna Coppa Italia pu? cancellare i problemi e i limiti attuali delle due squadre.?Pu? attenuare l?amarezza di una stagione, non modificarne i valori e le indicazioni. Sappiamo bene di cosa hanno bisogno sia la Lazio che la Roma per andare avanti e non deludere ancora. Non sar? una finale di Coppa Italia a confondere un quadro sin troppo chiaro. Entrambe sono molto imperfette, anche se le diagnosi sono diverse e dunque pure le cure di cui hanno bisogno.

Se prendi gli undici titolari, la Lazio ? di tutto rispetto, ma ormai da tempo non si gioca pi? in undici e inoltre la Lazio ha in ruoli chiave giocatori non pi? giovani e un po? usurati come Klose e Dias, o stremati come Ledesma.?Se la societ? non garantisce a Petkovic un gruppo adeguato, inutile prendere in giro la gente. I problemi della Roma sono di altra natura.?Dopo aver sbagliato due volte l?allenatore, si ritrova con un organico ricco sia in qualit? che quantit?. Da completare, ma in prospettiva molto intrigante, con giovani talenti come Lamela, Pjanic, Destro e Marquinhos. Serve per? il tecnico giusto cui affidare il gruppo perch? gli dia finalmente un?organizzazione, un gioco, un?identit?, una strada chiara e precisa da percorrere. Un allenatore bravo, con personalit? e spalle larghe, non necessariamente uno scienziato.?Andreazzoli, mettendoci buon senso e competenza, sta salvando in parte una stagione disastrata da Zeman, ha rimesso in corsa una squadra confusa e avvilita, per? va bene per l?emergenza non per un piano a lungo respiro.