rassegna stampa

Delirio Roma. Fuga da scudetto

Redazione

Ancora non lo vedono, ma lo sentono. Sentono nelle narici quel profumo forte che porta con sè lo scudetto. Lo sente la squadra, lo sente la sua gente, che canta Roma e abbraccia i giocatori mentre corrono sotto la Sud. La Roma ha vinto la partita...

Ancora non lo vedono, ma lo sentono. Sentono nelle narici quel profumo forte che porta con sè lo scudetto. Lo sente la squadra, lo sente la sua gente, che canta Roma e abbraccia i giocatori mentre corrono sotto la Sud. La Roma ha vinto la partita più difficile di questa straordinaria serie di successi.

Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, al Napoli è mancata ancora una volta la qualità di Hamsik, contenuto da De Rossi in un’altra serata di grazia. E senza Higuain dovrebbe spettare allo slovacco portare la squadra oltre le sue difficoltà

Per 35’, la capolista ha cercato di più il suo gioco, mentre il Napoli ha rinunciato alla solita produzione offensiva. Anche negli anni scorsi, in partite come questa, giocava aspettando l’attimo per ribaltare la situazione. Ne ha avuti due, clamorosi, e li ha sprecati. Quello di Insigne è stato uno spreco doppio perché Maicon, cercando di chiudere in fretta, gli ha preso un polpaccio, Lorenzino ha barcollato, ma è rimasto in piedi per tirare (palo): fosse caduto, avrebbe preso il rigore e l’espulsione del terzino romanista.

La Roma è stata se stessa, anche se non straripante come sempre, questo le era impedito dalla fase difensiva del Napoli. Ha attaccato spesso con i due terzini anche contemporaneamente, ha cercato di accelerare la manovra quando entrava sulla scena Gervinho, ma la densità napoletana non consentiva troppi slanci.

La pressione del Napoli è salita alle stelle fin dai primi momenti della ripresa. La Roma si è schiacciata 10 metri oltre la propria area e lì si difendeva con 9 giocatori. Per infortunio è uscito anche Gervinho, ma Garcia non ha voluto modificare l’assetto mettendo un altro attaccante, Ljajic, al posto dell’ivoriano. Non c’era una ragione tattica, né tecnica per cui la Roma fosse indotta a stare così indietro, ma va detto che nonostante il suo sforzo offensivo il Napoli non era mai davvero pericoloso. La Roma invece sì, prima con De Rossi, poi con un cross di Maicon e infine col rigore del 2-0. Fallo di Cannavaro (doppio giallo ed espulsione) su Borriello, botta di Pjanic, doppietta, vittoria, primo posto ancora a punteggio pieno. Prima del raddoppio, Benitez aveva provato con Higuain, che non ha più di 20’ nelle gambe. Tutto inutile. Prima era solo bella, adesso la Roma è diventata una squadra velenosa.