rassegna stampa

Curci e Moscardelli, il giallorosso sulla pelle

Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, Davide Moscardelli fa la collezione di maglie giallorosse. All’andata prima della partita si avvicinò a Totti per fargli gli auguri di compleanno, «Ciao Capitano, sei un grande»,...

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Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, Davide Moscardelli fa la collezione di maglie giallorosse. All’andata prima della partita si avvicinò a Totti per fargli gli auguri di compleanno, «Ciao Capitano, sei un grande», alla fine si scambiarono la maglia, tutto molto bello ma una maglia Moscardelli ce l’aveva già: era quella di De Rossi, che gliela lasciò all’intervallo. Un colpo da maestro: due maglie della Roma in un colpo solo.

Moscardelli tifoso romanista? No, di più. Nato in Belgio, a Mons, da genitori romani, cresciuto a Roma. Quando la Roma vinse lo scudetto (2000-2001), Moscardelli giocava in Eccellenza, nella Maccarese, il sabato, per cui la domenica, una sì e una no, era lì, all’Olimpico, a fare il tifo per Batistuta, il suo idolo. si è pure fatto tatuare il giallo e il rosso sulla spalla. Fosse solo quello: Moscardelli si è fatto fare due parastinchi personalizzati. In uno c’è scritto il nome della moglie (Guendalina detta Gwen), nell’altro c’è una foto-santino di Totti, che pure si è prestato per l’autografo di rito.

Romano e romanista è anche Gianluca Curci cresciuto nelle giovanili. Moscardelli e Curci: tifosi contro, ma solo per una notte, poi la Mosca Barbuta tornerà a collezionare maglie giallorosse e il ragazzo che imitava Cervone tornerà a chiedere sempre, appena rientrato nello spogliatoio: che ha fatto la Roma?