C?era una volta il?Daniele De Rossi coast-to-coast, scrive oggi il Corriere dello Sport, che rubava palloni dai piedi degli avversari al limite della sua area, impostava, correva in verticale e andava a concludere, qualche volta anche in gol. C?era una volta e... c?? ancora. Ma in nazionale.
rassegna stampa
Alla ricerca del De Rossi stile azzurro
C?era una volta il?Daniele De Rossi coast-to-coast, scrive oggi il Corriere dello Sport, che rubava palloni dai piedi degli avversari al limite della sua area,
La Roma un po? faticosamente cerca di ritrovare con?Andreazzoli?che lo ha subito restituito ad un ruolo di guida indispensabile del suo centrocampo.
A?Palermo?poi, ? legato uno dei ricordi pi? belli della carriera di Daniele: l?esordio in nazionale con il suo primo gol, decisivo, con la maglia azzurra. Era il 4 novembre del 2004, la partita, Italia-Norvegia di qualificazione ai mondiali, finita 2-1 per gli azzurri proprio al Barbera. Daniele si era appena laureato campione d?Europa Under 21 a Bochum, in Germania e, promosso da Lippi avrebbe poi galoppato con gli altri magnifici azzurri verso il titolo mondiale del 2006.
?Nella nuova camaleontica versione andreazzoliana, la Roma gira comunque intorno a De Rossi. Che ne ? il?perno equilibratore. Non pi? esposto ai contropiede?tanti-contro-pochi?di zemaniana memoria, Daniele ? tornato a essere la riconosciuta diga umana davanti (e dentro quando ce n?? bisogno) alla difesa e il primo uomo per l?impostazione. Cambiano in questo senso le responsabilit?: con Pjanic De Rossi ha la soluzione vicina (come con Pizarro) delegando in molti casi la fase creativa.
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