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Totti: “Rispettate i romanisti della Roma”

(Corriere dello Sport) Si è chiusa una stagione e se ne sta per aprire un’altra, con una nuova società, una nuova proprietà, un nuovo allenatore e nuovi dirigenti.

Redazione

(Corriere dello Sport) Si è chiusa una stagione e se ne sta per aprire un’altra, con una nuova società, una nuova proprietà, un nuovo allenatore e nuovi dirigenti.

Negli anni passati con la vecchia gestione si è vinto uno scudetto ­proprio qualche giorno fa ne abbiamo fe­steggiato il decennale - abbiamo vinto altri titoli nazionali, due Coppe Italia e due Su­percoppe e per un periodo abbiamo tentato di proporre un nuovo modo di fare calcio in Europa. Nel campionato italiano spesso, e questo è accaduto fino allo scorso anno, ab­biamo sfiorato un altro titolo e tenuto testa all’Inter fino alla fine.

Per arrivare a vince­re servono tante componenti, una giusta mi­scela tra campioni, forza della società, di­sponibilità economiche, struttura di gioco e anche la fortuna, che non guasta mai. Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di in­contrare il nuovo allenatore, Luis Enrique. La mia conoscenza del tecnico spagnolo era fino alla scorsa settimana fa solo quella re­lativa al campo. E’ stato un grande calciato­re al Barcellona, club prestigiosissimo nel quale ha cominciato anche la carriera di al­lenatore ed è stato nostro avversario anche in una edizione della Champions League.

Lo ricordo come un calciatore dalla forte per­sonalità e questo mi è sembrato di cogliere anche nei pochi minuti durante i quali ci siamo intrattenuti: ho avuto l’impressione di una persona determinata e carismatica. Dal punto di vista tecnico non posso ancora esprimere giudizi, perchè a me piace prima constatare di persona e poi trarre le mie conclusioni. Sicuramente intorno a noi ci sa­rà tanto entusiasmo e soprattutto tanta vo­glia di fare bene per riuscire a riportare al­lo stadio i nostri tifosi, che sono la nostra forza, il nostro dodicesimo uomo in campo. Chi tifa Roma ha caratteristiche umane e caratteriali diverse dagli altri appassionati di calcio e questo ce lo conferma la nostra storia in tutte le componenti societarie: cal­ciatori, allenatore e dirigenti.

Spero che con la nuova proprietà la nostra identità di romani e romanisti non si smarrisca mai e il suo immenso valore non si disperda. Soprat­tutto chi occupa posti di responsabilità a qualsiasi livello della nostra società dovrà comunque avere un senso di appartenenza e un amore profondo per questa maglia.

Dall’incontro che ho avuto con i dirigenti sono stato informato del fatto che stanno la­vorando per portare a Roma giocatori im­portanti nell’ambito di un progetto ambizio­so. Sinceramente sto leggendo come voi, at­traverso i giornali o internet, tutte le notizie di mercato. Quando torno mi dovrò preoc­cupare di giocare e di mettermi a disposi­zione del nuovo allenatore, per cercare di fare del mio meglio. A livello personale mi aspetto nei prossimi anni di vincere qualco­sa di importante, a cominciare da un trofeo internazionale che ancora manca nella mia bacheca. Sono sicuro che le mie aspettative siano le stesse dei tifosi. Il calcio è diverti­mento, ma è anche voglia di vincere. Da quello che leggo avremo uno staff dirigen­ziale competente in tutti i settori, a capo dei quali ci saranno persone che si assumeran­no le loro totali responsabilità. Noi dovre­mo pensare solo a giocare e fare bene sul campo.

Tra poco finirà la mia prima parte di va­canza. Quando tornerò in Italia capirò me­glio i numerosi cambiamenti che sono in at­to alla Roma.

Anche perchè alla fine i prin­cipali attori siamo noi calciatori, siamo noi quelli che vanno in campo e spesso determinano i risultati. Spero solo che i valori espressi in questi anni da persone che han­no contribuito con il loro apporto professio­nale a mantenere la Roma nell’elìte del cal­cio italiano non sia azzerato. Soprattutto mi auguro che a chi è nato romanista e ha dato tanto a questa società gli sia sempre ricono­sciuto il rispetto che merita. Che è quello che ho chiesto io. Essere rispettato. Per quello che sono stato, che sono e che sarò e che ho sempre rappresentato nella Roma. Rispetto e sincerità dovranno accompagna­re tutte le scelte che si faranno nei confron­ti di persone che hanno messo a disposizio­ne la loro professionalità nella Roma.

Francesco Totti