(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) Se dici Franco Tancredi non ti sbagli. Un legame indissolubile con la Roma. «Ventisette anni, la metà della mia vita » , rivendica con orgoglio.
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Tancredi: “La Roma è casa mia”
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) Se dici Franco Tancredi non ti sbagli. Un legame indissolubile con la Roma. «Ventisette anni, la metà della mia vita » , rivendica con orgoglio.
Torna dopo una prestigiosa esperienza all’estero, prima al Real Madrid, poi alla Federazione inglese, nello staff di Fabio Capello, uno degli allenatori più vincenti al mondo.
RICORDI -I capelli sono diventati bianchi, ma il fisico regge, nonostante gli anni, che sono cinquantasei. Qui ci veniva da calciatore. Era il portiere della Roma scudetto, uno dei protagonisti di quella squadra costruita con intuito dal grande Dino Viola, con Nils Liedholm direttore d’orchestra. Ora si ricomincia, sembra passato un giorno e invece è una vita:« Sono felice, non mi aspettavo di rientrare a Roma, devo tantissimo a Baldini che mi ha riportato a casa, ventisette anni di militanza a Roma, la metà dei miei anni e ringrazio anche Capello che mi ha dato il permesso di portare avanti entrambi gli impegni e soprattutto ringrazio la fiducia accordatami da Luis e tutto il suo staff, ho avuto la fortuna di lavorare in Spagna un anno e sono legato a quella terra ». Si occuperà di portieri, come ha sempre fatto nella sua vita. Quali caratteristiche dovrà avere il portiere della Roma di Luis Enrique?«Intanto deve saper fare il portiere, ma partecipare molto di più al gioco, dovrà giocare con i piedi».
NAZIONALE -Continuerà a lavorare anche per la Nazionale inglese fino all’Europeo del prossimo giugno:«Ne abbiamo parlato con Baldini e Luis. Quando non ci sarò ci penserà il mio valido collaboratore Guido Nanni. Abbiamo lo stesso modo di interpretare il ruolo del portiere. Riposerà meno, ma non sarà un problema. Sarà così fino all’Europeo, il secondo anno invece lavorerò solo per la Roma, visto che ho firmato un contratto biennale». Sono cambiate tante cose da quando vinse lo scudetto e da quando ha lasciato la Roma:«L’ambiente è sempre più bello, qui a Riscone ci ho lasciato il cuore, ci vengo a fare le vacanze, la gente è accogliente, si fanno tutti in quattro per farci lavorare bene ». La Roma non sa ancora chi sarà il portiere titolare, ma la scelta è caduta su Kameni, il cui acquisto sarà ufficializzato oggi:«Lavoro con i portieri che mi mette a disposizione la società, sono venuto qui per allenarli, ho trovato grandissima disponibilità da parte di tutti. E’ innegabile che Curci lo conosco meglio, ho lavorato con lui nel settore giovanile, ha avuto delle problematiche nelle ultime stagioni. Dal punto di vista tecnico non si discute, ma ci vogliono anche altre qualità ». Non è lui il portiere sul quale punterà il nuovo corso. Poi Tancredi ha aggiunto:« Quando i nuovi arriveranno ne parleremo, intanto si è aggiunto Pigliacelli, faccio i programmi con Luis, chi decide è lui » .Insomma, i portieri che potrebbero arrivare potrebbero essere due e non uno solo.
PASSATO -Con la Roma non si era lasciato bene. Ma ormai è cambiato tutto e preferisce metterci una pietra sopra:«E’ stato anche per colpa mia, non ho brillato in comunicazione, anche da giocatore facevo un’intervista all’anno e anche male, non ho saputo far capire il disagio del momento. Ho commesso un errore in buona fede. Però adesso sono talmente felice di essere tornato alla Roma che voglio solo guardare avanti, sono tornato in quella che per ventissette anni è stata la mia famiglia, la mia casa. Mi piace essere giudicato come preparatore dei portieri non come ex, anche se del mio passato sono orgogliosissimo, guai a chi me lo tocca». Nella Roma offensiva che ha in mente Luis Enrique il portiere dovrà giocare molto con i piedi:« Ma questo è un discorso molto equivocabile. Facciamo appositi allenamenti per poter dare al portiere tranquillità e confidenza con la linea di difesa. Il titolare lo decide il campo. E’ meglio avere più portieri bravi che devono lavorare per conquistare la fiducia dell’allenatore».
FISICO -Per Tancredi il portiere deve avere un fisico imponente:« Io ero basso e preferisco avere i portieri alti. Quelli alti li puoi far diventare veloci, quelli bassi non puoi farli diventare alti ». Luis Enrique, seduto accanto a lui sorride. Quindi sembra di capire che Julio Sergio avrà poche chance e infatti sta per andare al Lecce. Sulla staffetta tra brasiliani nella passata stagione Tancredi non si pronuncia:«Mi salvo in calcio d’angolo, il sabato e la domenica dovevo andare a Londra a vedere le partite dei campionati inglesi... non potrei dare una risposta. A me piace parlare del presente e del futuro, del passato meno». Il futuro potrebbe essere di Kameni. Ma sarà un portiere da Roma? « Lo conosco, sono stato un anno al Real Madrid, aveva quattro anni di meno e l’ho seguito, ha giocato bene. Quello che farà la società e l’allenatore, ce lo teniamo per noi, quando avverranno certe situazioni ve lo diremo». Abbottonatissimo, come quando giocava.
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