(Corriere dello Sport – P.Torri) Sarà Luis Enrique, ma non è ancora Luis Enrique. Per il semplice fatto che non c’è ancora nero su bianco su un accordo che, a quanto sembra, le parti avrebbero comunque già trovato sulla base di un biennale (più uno) a poco più di un milione e mezzo di euro netti a stagione, più ovviamente i premi a obiettivo, pare scudetto compreso.
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Roma-Luis Enrique il problema è lo staff
(Corriere dello Sport – P.Torri) Sarà Luis Enrique, ma non è ancora Luis Enrique. Per il semplice fatto che non c’è ancora nero su bianco su un accordo che, a quanto sembra, le parti avrebbero comunque già trovato sulla base di un...
In effetti, da quanto ci risulta, c’è ancora un ostacolo da superare, quello relativo allo staff che Lucho vuole portarsi dalla Spagna e per questa ragione i nuovi dirigenti della Roma ancora dicono di tenere in piedi la pista che porta a Didier Deschamps. Walter Sabatini sta trattando la questione, per ora al telefono, perché, almeno a dargli retta, non è prevista una sua partenza per la Spagna nelle prossime quarantotto ore. Non è escluso, peraltro, che Sabatini decida domani di volare a Madrid dove, alle seis de la tarde il Barcellona B concluderà la sua ottima stagione giocando sul campo del Rayo Vallecano.
STAFF - Forse anche per questo, ieri, in una chiacchierata confidenziale con la stampa spagnola, Luis Enrique ha ribadito le percentuali del suo arrivo a Trigoria, fissandole nuovamente al cinquanta per cento, lasciando il restante cinquanta per una soluzione spagnola (Atletico Madrid in testa). In realtà le possibilità che sbarchi a Roma sono parecchie di più, ma, come detto, c’è da risolvere la questione dello staff che dovrà accompagnare Luis Enrique nella sua avventura romana. Nell’incontro avuto prima con il tecnico spagnolo e, mercoledì scorso, a Milano, con il legale di Luis Enrique, Sabatini ha sì trovato l’accordo economico, il tutto però condizionato dalle richieste per lo staff. Lo spagnolo, infatti, avrebbe chiesto di essere accompagnato da cinque collaboratori: l’allenatore in seconda Joan Barbarà, il preparatore atletico Josè Ramon Callen, il tattico Isidro Ramon, lo psicologo Joaquin Valdes e il collaboratore tecnico Ivan De La Pena. La Roma sa bene come sia consigliabile che Luis Enrique arrivi in un posto dove non conosce nessuno, con uno staff di cui si fida, ma preferirebbe una carovana meno numerosa. Niente da dire su secondo e preparatore atletico ( tra l’altro Paolo Bertelli, in scadenza di contratto, la prossima settimana potrebbe dire sì a un’offerta che gli è arrivata dalla Juventus dove lo vuole Conte), magari anche sul tattico, ma su De La Pena e, soprattutto, lo psicologo, il sì non c’è ancora stato. Non è certo un problema che può far saltare una trattativa non avviata ma di più, ma è chiaro che le parti dovranno risentirsi per trovare il definitivo punto d’incontro. SPAGNA - Nel paese dei vincitori della Champions League, in questi giorni si parla e si scrive molto a proposito della scelta di Luis Enrique. E questo vuole dire che già c’è una lista, piuttosto numerosa, di nomi di calciatori della Liga che sarebbero pronti a vestirsi di giallorosso. Uno di questi è l’esterno del Siviglia Diego Capel, giocatore che sicuramente è stato offerto a Walter Sabatini. L’esterno sinistro potrebbe interessare Sabatini, anche se ha il limite, non piccolo, di vedere poco la porta avversaria. Per la Roma in Spagna si è fatto anche il nome di Santiago Cazorla, centrocampista del Villareal, ventisette anni, uno dei pezzi pregiati del mercato spagnolo ma che ha un prezzo del cartellino al momento troppo esagerato (si parla di oltre quindici milioni di euro). Infine c’è da registrare che, a Valencia e dintorni, c’è chi assicura che la Roma sarebbe pronta a fare un’offerta al Valencia per l’attaccante Juan Manuel Mata, nazionale, uno che potrebbe fare al caso di Luis Enrique per uno dei due ruoli di esterno offensivo che prevede il quattro-tre- tre.
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