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Roma, ecco Bojan

(Il Messaggero – U.Trani) Il braccio di ferro per Gael Clichy e la fumata bianca per Bojan Krkic sono la sintesi del viaggio in Europa di Walter Sabatini, mini tour di tre giorni, iniziato domenica a Londra e concluso a Barcellona, dove era...

Redazione

(Il Messaggero - U.Trani) Il braccio di ferro per Gael Clichy e la fumata bianca per Bojan Krkic sono la sintesi del viaggio in Europa di Walter Sabatini, mini tour di tre giorni, iniziato domenica a Londra e concluso a Barcellona, dove era arrivato lunedì sera.

Missione riuscita, dunque, parzialmente e tra l’altro assicurandosi le prestazioni dello spagnolo che a Trigoria veniva considerato già dalla settimana scorsa come primo colpo della nuova proprietà a stelle&strisce.

Le basi per prendere il giovane attaccante del Barça, 21 anni il 28 agosto, erano state già gettate prima dell’incontro di ieri e quindi era difficile prevedere brutte sorprese. Poco soddisfacente, invece, il colloquio avuto con i dirigenti dell’Arsenal che non fanno sconti sul cartellino del fluidificante mancino.

Il diesse della Roma rientrerà oggi nella capitale: nella sua valigia l’intesa con il Barcellona, raggiunta a tarda sera, per il trasferimento di Bojan, compreso un quinquiennale per il calciatore (2 milioni a stagione, più bonus, e a salire), da far firmare a Roberto Venturini di Unicredit e da rispedire al club catalano.

Sabatini ha incontrato Andoni Zubizarreta, direttore sportivo del Barça, e Ramon Sostres, manager di Krkic (anche di Iniesta e Puyol e di Lorenzo, il campione del mondo di MotoGp), e a quanto pare il papà di Bojan. Prima il sì del calciatore (spinto ad accettare l’offerta romanista da Luis Enrique in prima persona, che gli ha telefonato in Danimarca) e a seguire la negoziazione sulla formula per il trasferimento, in prestito, con riscatto fissato a 10 milioni e controriscatto per la società blaugrana a 15. Dopo aver sistemato la pratica Bojan, al centro della trattativa sono finiti altri due giocatori del Barcellona, il terzino destro Martin Montoya e il centrocampista Thiago Alcantara. Zubizarreta ha subito risposto no per il primo, mentre ha lasciato aperto uno spiraglio per l’altro che comunque per il momento va reputato incedibile

Il diesse romanista ha deciso di spostare a oggi il ritorno in Italia. Ufficialmente per definire gli ultimi dettagli dell’accordo con il Barça, ma in realtà per insistere sui due giocatori che Guardiola non vuole perdere. Doveva essere a Fiumicino all’ora di cena, ma ha deciso di fermarsi in Spagna proprio per Montoya e Alcantara, indicati da Luis Enrique che ieri, insieme con Ivan De la Peña, ha visto Sabatini per l’annunciato aggiornamento sulle strategie di mercato.

Montoya non è solo la prima scelta del tecnico asturiano, ma anche l’immediata conseguenza del viaggio a Londra. Perché se Bojan, è preso, Clichy resta in stand by e la Roma ha bisogno almeno di un nuovo terzino, destro o sinistro che sia. L’Arsenal ne fa una questione di prezzo e si era capito anche prima del blitz del diesse giallorosso a Londra. Il tentativo di inserire nell’operazione Menez è andato a vuoto: Wenger, francese come il talentino romanista, conosce bene i difetti caratteriali di Jeremy. Per il tecnico dei Gunners contano più quelli delle qualità tecniche. La società londinese vuole soldi e anche tanti: non bastano i 7 milioni offerti da Sabatini che, davanti alle resistenze dell’Arsenal, ha rilanciato fino a 8 (scarsi, cioè 7 milioni di sterline). Alla fine l’Arsenal, inizialmente intenzionato a incassare 15 milioni per far partire il mancino, è sceso a 11 milioni più bonus legati al piazzamento della squadra di Luis Enrique.

Sabatini in Spagna ha parlato anche con Alejandro Camano, manager di Borja Valero, 26 anni, mediano centrale del Villarreal, e chiesto informazioni su André Castro, 23 anni, centrocampista dello Sporting Gijon in scadenza di contratto, mentre oggi a Roma dovrebbe vedere Adam Davis, agente di Jermain Jones, 29 anni, centrocampista con doppio passaporto (tedesco e statunitense) dello Schalke 04 che si può prendere a costo zero. Già stasera, o al massimo domani mattina, Sabatini andrà a Milano per affrontare la questione delle comproprietà. Non segue solo quelle della Roma. Deve capire se il Bologna riuscirà a prendere la seconda metà di Viviano dall’Inter.

Il club giallorosso non molla il portiere, per il quale può investire sino a 10 milioni, magari inserendo nella trattativa qualche giocatore, a cominciare da Curci e Guberti. Ma la prima scelta rimane Stekelemburg, valutato 12 milioni dall’Ajax. Luis Enrique si accontenterebbe pure di Romero dell’Az Alkmaar. La tappa ad Amsterdam, annullata all’ultimo momento, è stata rinviata solo perché il diesse giallorosso vuole avere più certezze sul futuro di Viviano. Dovrà aspettare solo fino a venerdì sera.