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Lamela: «Quanto affetto a Roma». Stekelenburg, si tratta

(Il Romanista – P.Bruni) – «Siamo stati trattati benissimo sin dal nostro arrivo in aeroporto. Mi sentivo molto confortato, sono andato a firmare il contratto e subito dopo sono ripartito verso l’Argentina per unirmi al ritiro della...

Redazione

(Il Romanista - P.Bruni) - «Siamo stati trattati benissimo sin dal nostro arrivo in aeroporto. Mi sentivo molto confortato, sono andato a firmare il contratto e subito dopo sono ripartito verso l’Argentina per unirmi al ritiro della squadra nazionale».

A due settimane dal blitz nella Capitale per concludere la trattativa e sposare il progetto giallorosso, Erik Lamela torna ad accendere la passione dei tifosi. Stavolta, però, lo fa dall’altra parte dell’emisfero, dal ritiro della “Seleccion” in Colombia dove il 29 luglio esordirà nel Mondiale Under 20 contro il Messico. Il ricordo della due giorni romana è ben impresso nella sua mente, così come la voglia di iniziare al più presto l’avventura a Trigoria. Per il momento, l’ex trequartista del River rappresenta il fiore all’occhiello del mercato condotto da Walter Sabatini: un ragazzo di appena diciannove anni, fortissimo tecnicamente e che comprova quanta voglia ci sia nella cordata americana di costruire una squadra giovane, talentuosa e dal futuro assicurato. «In realtà – ha proseguito Lamela – non mi aspettavo un’accoglienza così, ma a Roma sono tanti i tifosi di calcio e mi hanno dimostrato grande affetto. Devo dire la verità: sono rimasto piacevolmente sorpreso». La Roma raffigura il grande salto, il posto dove crescere e dimostrare tutto il proprio valore. Una società importante e di primissimo livello nel panorama europeo: «Mi sono già fatto una mia personalissima idea e sono al corrente di ciò che stanno facendo. E’ un grande club come il River e c’è la stessa pressione da parte dei sostenitori: vogliono vincere il campionato. E’ bello giocare in un posto che ha queste ambizioni ». Da un calciatore acquistato ad uno che sta in cima ai desideri della dirigenza romanista: Simon Kjaer. Ieri, il suo agente, Mikkel Beck sulle colonne di calciomercato. com ha fatto chiarezza sulla situazione dell’assistito: «Una telefonata fra Sabatini e il ragazzo? La smentisco, si conoscono bene ma non gli ha mai chiesto di lasciare la Germania per andare a Roma. Non so se abbia parlato con i dirigenti del Wolfsburg, ma da quello che mi risulta la società punta forte su di lui. Non posso dire quello che succederà tra un mese – ha concluso il procuratore danese –, posso confermare che ha un contratto fino al 2014 e in Germania sta bene. Se poi arriverà un’offerta sarà il Wolfsburg a decidere se prenderla in considerazione oppure no. Nel caso ci siederemo intorno ad un tavolo e ne parleremo. Un anno fa hanno fatto un investimento importante per prenderlo dal Palermo, non credo con lo venderanno facilmente». Capitolo Stekelenburg. Nonostante non ci sia stata la fumata bianca, il ds giallorosso non molla la presa. La differenza fra domanda e offerta si aggira intorno ai due milioni di euro: sei quelli che assicura la Roma, otto quelli che vuole l’Ajax. L’olandese, però, ha già deciso: vuole solamente la Capitale. Rifiuta qualsiasi offerta di rinnovo contrattuale (scadenza giugno 2012) e si tiene costantemente informato sul ritiro di Riscone di Brunico. La differenza tra le parti è di circa 1 milione, nel caso in cui saltasse tutto potrebbe tornare d’attualità Viviano.