Zdenek Zeman, si sa, non è un chiacchierone. Ma al Coni, dopo aver ritirato un premio dell'associazione Argos forze di polizia alle presentazione del libro dello storico radiocronista Ezio Luzzi, si lascia andare. E chi meglio di lui, che ha allenato sia la Roma che la Lazio, può commentare lo sbarco all'ombra del Colosseo di José Mourinho e Maurizio Sarri. Ecco l'intervista a Davide Desario su "Leggo"
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Zeman: “Sarri è bravo, Mourinho è un nome. Tra i due punto su José”
Il tecnico: "Spero il portoghese possa risvegliare una piazza che però non dorme mai"
Cosa ne pensa di Sarri? "Ha fatto vedere molte cose buone, ha vinto lo scudetto con la Juventus e ha fatto molto bene a Napoli. È un allenatore che lavora e cerca di far giocare le squadre per divertire la gente".
Dicono che le assomigli. "È quello che dicono, ma penso che lui agli inizi facesse un calcio con un possesso di palla esagerato. Negli ultimi tempi, specialmente alla Juventus, ha giocato un po' di più in verticale".
E poi fuma tanto. "Sì, anche lui fumava tanto. Ma credo abbia diminuito".
Mourinho alla Roma? "È un nome di richiamo, spero che possa svegliare una piazza che comunque non dorme mai. Sicuramente, per ora, la gente ha fiducia e si aspetta molte cose positive da lui".
Oggi Zeman su chi punterebbe? "Io punterei più sulla Roma in questo momento. Poi però parlerà il campo".
Mourinho non è conosciuto come mister simpatia: andrà d'accordo con l'ambiente romano, a cominciare dai tifosi e poi la stampa? "Però la stampa lo cerca sempre perché è un personaggio importante con una grande forza comunicativa, anche se lo fa in modo diverso da altri allenatori".
Roma e Lazio si preparano ad una grande battaglia con le potenze del Nord come Milan, Inter e Juventus. "Spero che le romane si faranno valere, è normale che la concorrenza sia agguerrita e questo chiede di fare sempre il meglio".
E Zeman quando torna in panchina? "Io sono sempre pronto, sono gli altri che non sono pronti".
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