Roma e Juve, Juve e Roma. Dopo di loro il vuoto. La serie A anche quest’anno sarà un lungo duello tra giallorossi e bianconeri, squadre dominatrici di un torneo troppo povero di qualità. In attesa che il calcio italiano si riformi, fra battutacce e litigate da bar, nessuno può esserne contento. Nemmeno Garcia e Allegri, che oggi entrano nella settimana che porta allo scontro diretto dello Stadium di domenica (calcio d’inizio alle 18). Le loro squadre sono attese da un viaggio in Europa che rischia di scalfirne le convinzioni. La Roma va a Manchester, stavolta non nell’Old Trafford di quel famigerato 7-1, ma all’Etihad Stadium casa del City di Yaya Touré, Dzeko, Aguero and company campioni d’Inghilterra e sconfitti in extremis 1-0 nell’esordio giocato in casa del Bayern Monaco.
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Regine alla prova Champions
La serie A anche quest’anno sarà un lungo duello tra giallorossi e bianconeri, squadre dominatrici di un torneo troppo povero di qualità.
La Juventus va a Madrid, non al Bernabeu ma al Vicente Calderon: fossa degli affamati leoni di Simeone. Atletico Madrid campione di Spagna e vicecampione d’Europa anch’esso, come il City, sconfitto all’esordio (3-2 ad Atene contro l’Olympiakos) e quindi chiamato al riscatto. Sfide complicate alle quali le due regine della serie A giungono senza conoscere i loro limiti. I match vinti in un campionato così mediocre rischiano di fuorviare e quelli in Champions su Cska (5-1 dei giallorossi) e Malmoe (2-0 dei bianconeri) possono rivelarsi poco più che abbagli. Tra Garcia e Allegri chi sta meglio e quest’ultimo, che “vede” il recupero di Pirlo e, a parte Caceres, ha una rosa in discreta salute. Il tecnico romanista ha convocato Iturbe, ma non De Rossi e Castan, i due pilastri più importanti della pletora di infortunati. Per Roma e Juve un esame tosto, che può indirizzare il destino del match-scudetto.
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